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Raid contro un Internet Point di bengalesi alla Magliana, quattro feriti

L’assalto al locale, ora distrutto, è durato solo pochi minuti. Gli uomini avevano il volto coperto
In ospedale quattro clienti. All’interno c’erano anche degli italiani che sono stati lievemente feriti

Raid contro Internet Point di bengalesi
“Quindici italiani coi bastoni”

Ancora sconosciuta la matrice del gesto. La dinamica è simile a quella del 2008 al Pigneto

Raid contro Internet Point di bengalesi "Quindici italiani coi bastoni"

ROMA – Il locale distrutto a colpi di bastone, quattro clienti feriti e portati in ospedale. Questo il racconto del titolare di un Internet Point della Magliana, con un piccolo bar, una specie di fast food, gestito da bengalesi a Roma. Il raid, secondo quanto ha denunciato Mohamed Masumia, è durato solo qualche minuto, poco prima delle venti di questa sera. Il tempo servito al gruppo per entrare e colpire tavolini, vetrine e i pochi clienti che si trovavano nel locale.

I quindici che hanno assaltato il locale di via Murlo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, erano persone italiane, con i volti parzialmente coperti da sciarpe. Feriti, con lievi contusioni, anche alcuni clienti italiani e un dipendente bengalese che sono stati trasportati all’ospedale San Camillo.

Il titolare del negozio e i feriti sono stati ascoltati dai carabinieri  della stazione di Villa Bonelli per cercare di capire la matrice del raid. Che però al momento non ha una vera e propria connotazione politica o razzista. Gli assalitori, sono scappati con la cassa. Al momento nessuna ipotesi è prevalente rispetto ad altre anche perché i quindici non hanno detto nulla durante l’assalto.

Il raid di questa sera, comunque, ha riaperto vecchie ferite. Il ricordo dell’assalto di natura chiaramente razzista e xenefoba avvenuto nel maggio del 2008 nella zona del Pigneto, uno dei quartieri più multietnici della città. Quel giorno un gruppo di giovani incappucciati, armato di bastoni, al grido di “sporchi stranieri” e “bastardi”, devastò tre negozi di immigrati asiatici nel quartiere. Distruggendo completamente un bar, un phone center-lavanderia e un negozio di alimentari. 

 
da Repèubblica online h22

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