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Londra, a trent’anni da Brixton riesplode la collera dei “neri” d’Inghilterra

Da Tottenham all’intera Londra e ora anche a Birmingham: esplode la rivolta razziale dopo la morte di un nero ucciso dalla polizia sabato a Tottenham.

Si chiamava Mark Duggan, il giovane freddato giovedì scorso dagli agenti che cercavano di arrestarlo. La pallottola rimasta conficcata nella radio di un’auto della polizia sarebbe infatti stata sparata non dalla vittima, ma da un agente. Secondo un esame iniziale, il proiettile era infatti ad espansione, di un tipo in dotazione alla polizia. Se così fosse, la versione iniziale di Scotland Yard secondo cui gli agenti avrebbero risposto al fuoco di Duggan verrebbe contraddetta e, di conseguenza, potrebbe aumentare il rischio di futuri disordini.

Intanto Londra brucia in diversi quartieri e il premier Cameron deve tornafe dalle vacanze in Toscana. Inizialmente il suo rientro era stato smentito da fonti governative. Ma così non è.

I disordini sono molto estesi e sono approdati oggi anche a Oxford Circuì, dove 50 giovani hanno cercato di saccheggiare negozi.

Disordini a Hackney, Peckham, Croydon, Lewisham. Brixton, Lanmgfeth, Haringers, Enfiedls e Weltham Forest.

Era dai tempi della rivolta di Brixton del 1981 che non si vedeva niente di simile a Londra.

La prima rivolta esplose l’11 aprile del 1981, scatenata da un accoltellamento ma radicata nella disoccupazione in caduta libera (addirittura l’82% all’interno delle minoranze etniche).

In sei giorni i poliziotti fermarono quasi mille persone, per lo più neri, e ne arrestarono 118. Il blitz venne giudicato molesto e razzista soprattutto perché vennero fermate anche autorità locali. Così quando i poliziotti cercarono di aiutare un nero ferito, un gruppo di ragazzi infuriati circondò il loro furgone e salvò la vittima, credendo che sarebbe stata lasciata lì a dissanguarsi. Il giorno dopo venne arrestato un tizio davanti a una stazione di taxi. Fu l’inizio degli scontri, che andarono avanti per due giorni e che coinvolsero diecimila persone.

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