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I conducenti all’Atac: “Gestione indecente dell’emergenza neve”

Il venerdì nero dell’Atac sotto la neve ha una causa: disorganizzazione. A sostenerlo sono le rappresentanze sindacali unitarie degli addetti Atac che da venerdì stanno collezionando un lungo cahier de doleances fatto di colleghi abbandonati in molti casi a se stessi e situazioni di crisi che avrebbero potuto essere evitate. E che oggi hanno deciso anche di scrivere direttamente al sindaco, all’assessore alla mobilità e ai vertici dell’Atac. “Un esempio? Qui al deposito dei tram di Porta Maggiore sono state annullate intere linee come la 2, la 8 e la 19 perché gli scambi erano bloccati – spiega un sindacalista del deposito -. Per evitarlo sarebbe stato sufficiente versarci sale ma nessuno l’ha fatto…abbiamo anche autobotti col getto d’acqua calda a pressione e il servizio minimo avrebbe potuto riprendere”.  Un conducente bloccato sul mezzo rotto su viale Libia e in pratica costretto a far da custode al bus in panne mentre tutt’intorno cadeva fitta la neve ha chiamato polizia e carabinieri denunciando il suo stato di abbandono e uno stato di ostaggio. Di turno dalle 6,30 del mattino è riuscito a lasciare il mezzo solo alle 20 di sera.  In molti depositi si punta il dito contro il sistema di appalti e chi avrebbe dovuto intervenire per mettere gli pneumatici da neve: “Ma la Gommeur, la ditta incaricata e da tempo in agitazione perché non è pagata – spiegano in un altro deposito – qui non si è vista…”. E le catene? “Ci doveva essere una squadra a montarle ma nessuno sapeva cosa fare…E anche ai conducenti la centrale spesso non diceva bene che fare…”.

“La Segreteria del consiglio dell’azienda Atac settore di superficie denuncia la indecente gestione del piano emergenza neve dell’azienda Atac spa  – si legge nel comunicato le Rsu del trasporto pubblico hanno indirizzato a comune e azienda -.  La gravità della disorganizzazione nelle operazioni di coordinamento della Direzione di Superficie sul personale in servizio è stata del tutto inesistente e non ha lasciato alcuna possibilità di poter operare in sicurezza garantendo alla cittadinanza un servizio  minimo indispensabile. Dequalificante e senza ritegno, l’assenza di comunicazione agli autisti in servizio, a dover rientrare negli impianti in tempo utile prima che la condizione guida dei bus, sprovvisti di dispositivi da neve, diventasse ingestibile. Il risultato del mancato avviso e la completa disorganizzazione del servizio neve ha lasciato nel panico i conducenti e passeggeri bloccati in alcuni casi per oltre 12 ore prima che arrivassero i soccorsi. La totale assenza nelle funzioni di comando nella linea  della Direzione di Superficie che nei sporadici casi hanno dimostrato imposizione autoritaria a discapito della autorevolezza, hanno decretato il profondo stato di sofferenza e di incapacità gestionale  senza precedenti nella storia di Atac”.

“Più volte la scrivente Segreteria ha denunciato con preoccupazione le incompetenze dei  vertici  aziendali di Atac, che ormai non lasciano  più margini di fiducia e di certezza  nel personale neanche nei confronti del  personale dipendente – conclude il duro comunicato dei sindacalisti dell’Atac -.  Auspichiamo che le Istituzioni e gli Amministratori  di Atac SpA  prendano atto di quanto accaduto, intervenendo radicalmente su chi ha reso ridicole le potenzialità di questa azienda lasciando all’autogestione e al buon senso, gli operatori di front-line in una condizione di forte disagio. Inoltre chiediamo di riconoscere merito a tutti coloro che si sono impegnati anche oltre limite, per cercare di fare tutto quanto era  loro possibile  per dare servizio e aiuto a tutta la cittadinanza”.

A questo comunicato l’Atac ha replicato in giornata fornendo questo quadro: “Dal momento dell’inizio dell’emergenza maltempo, decisa alle 13,45 del 3 febbraio dal Centro operativo Comunale presso la Protezione civile comunale, Atac s.pa. ha garantito venerdì e sabato il servizio previsto dai piani operativi in caso di forti precipitazioni nevose: 63 linee di superficie, salite a 120 già da domenica; 730 vetture dotate di gomme termiche e/o catene;  mantenimento in servizio delle due linee della metropolitana, della Roma-Viterbo nel tratto urbano e della Roma-Lido; 150 interventi tecnici nella notte fra venerdì e sabato allo scopo di mantenere in efficienza la rete metro- ferroviaria e tramviaria e altri 100 interventi tecnici sulla rete di superficie; 2.000 addetti in strada fra macchinisti, autisti, operai della manutenzione, operatori di stazione, operatori addetti alla verifica, addetti all’assistenza clienti / customer care, dirigenti centrali del traffico; circa 6.000 comunicazioni alla clientela…”. Infine: “Da questa mattina, sempre sotto il coordinamento del “comitato di crisi” guidato dall’Amministratore delegato e dal Direttore generale, e riunito H24 a partire dalle 9 di giovedì, il servizio è ripreso pressocché regolarmente con l’impiego di 1.511 vetture su tutte le 330 linee della rete Atac s.pa., pari all’88 per cento del servizio reso in un giorno feriale e considerando che oggi erano chiuse scuole e uffici pubblici”.

Paolo Brogi
corriere.it 6.2.12

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