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Prosegue e si allarga, da Monfalcone a Palermo, la protesta operaia contro l’art. 18

Prosegue la protesta operaia contro l’articolo 18. E’ ampia e nazionale3, da Monfalcone a Palermo.

Oggi venerdì la protesta ha riguardato Palermo, Castellammare di Stabia (Napoli) e Monfalcone (Gorizia), con scioperi fino a quattro ore e presidi alle portinerie.
A Terni si sono fermati quasi tutti i reparti dello stabilimento della Thyssen Krupp, per uno sciopero di due ore ripetuto in tutti i turni. «Dobbiamo far capire che anche qua dentro, senza articolo 18, ci saranno licenziamenti motivati dalla crisi economica – ha detto Attilio Romanelli, segretario generale della Fiom Cgil di Terni – che diventerà la scusa per poter fare quello che si vuole dei lavoratori. Basta dire che c’è la crisi ed è tutto risolto».

L’elenco delle aziende teatro di iniziative «di lotta» è lungo. Va dalla «new entry» Iveco (Fiat Industrial) di Bolzano, alla Graziano di Torino, dove i lavoratori sono usciti dallo stabilimento e hanno percorso in corteo corso Francia, per arrivare alla «serie di aziende metalmeccaniche della provincia di Bari, a partire da un’altra impresa del gruppo Fiat – sottolinea la Fiom – la Magneti Marelli».

Scioperi in numerose fabbriche della Val di Sangro (Chieti) dove «gli operai hanno manifestato sulla statale».

Sciopero di 4 ore stamani, con manifestazione che ha bloccato la viabilita’ lungo la statale Tosco Romagnola a Calcinaia (Pisa), degli operai della Asso Werke, azienda metalmeccanica di Fornacette, contro la riforma del mercato del lavoro. Lo sciopero e’ stato indetto dalle 6 alle 10 dalle Rsu in modo unitario. Il corteo, durato un’ora, si e’ snodato lungo la Tosco Romagnola con forti ripercussioni per il traffico: la zona interessata e’ un punto cruciale per la circolazione ed e’ avvenuto in un’orario di punta per la viabilita’.

In Lombardia sciopero degli operai Nokia, Jabil e Cap Gemini: in sciopero oggi i lavoratori di Otis e Nokia Siemens Networks di Cassina de Pecchi (Milano) insieme a quelli della Jabil, che peraltro sono già stati licenziati. Scioperi anche alla Stm di Castelletto (Milano), della Cap Gemini di Milano e della Artemide di Pregnana Milanese.

A Palermo gli operai del Cantiere navale di Palermo hanno bloccato la via dei cantieri e sono rimasti per 4 ore, a inizio del turno di lavoro, a presidiare i cancelli. Sciopero di due ore a fine turno all’Ansaldo Breda, nell’area industriale di Carini. Due ore di stop alle attività dei cantieri navali dei lavoratori Fincantieri di Castellammare di Stabia (Napoli). In provincia di Genova, a Chiavari, sciopero dei lavoratori della Lames. Nel capoluogo ligure un gruppo di portuali  e alcuni giovani “antagonisti” hanno bloccato uno dei varchi al porto.

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