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Trapani, 28° udienza, processo Rostagno a rilento. La protesta di Chicca Roveri

(ANSA) TRAPANI, 9 MAG – Chicca Roveri, vedova del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, assassinato a Valderice il 26 settembre 1988, stamani ha abbandonato l’aula della Corte di assise di Trapani, in segno di protesta perché l’attività procede a rilento. La vedova Rostagno si è alzata ed è andata via proprio mentre l’avvocato Carmelo Miceli, che la rappresenta nel processo come parte civile, stava evidenziando alla Corte che Chicca Roveri, per presenziare alle udienze, sostiene costi esorbitanti. “Non verrò più”, ha esclamato la vedova Rostagno, battendo un fascicolo sul tavolo. Poi è andata via, stizzita. Il processo, che vede imputati il boss Vincenzo Virga, accusato di essere il mandante, e Vito Mazzara, indicato dai pm come uno degli esecutori materiali del delitto, ha subito un rallentamento (sono già saltate due udienze e anche quella di oggi non rispetterà il programma fissato dalla Corte) per le difficoltà nel rintracciare i testi citati dalla difesa. Proprio per ovviare il problema, gli avvocati della difesa e i pm della Dda di Palermo hanno avviato una collaborazione, con uno scambio di informazioni.
Questo è il resoconto della 28° udienza del processo per l’omicidio di Mauro Rostagno. A farlo è Rino Giacalone. Il processo avanza a rilento, complici le mancate notifiche ai testi.  Funziona, pare, in questo modo: le difese dei due accusati, Virga e Mazzara, presentano in extremis alla Dda la lista dei testi da sentire.  Tecnicamente questo comporta, per il meccanismo delle notifiche, che non si fa materialmente in tempo ad avvertire tutte le persone indicate. Oggi Chicca Roveri di fronte a questo quadro di “mortificazione dell’aula giudiziaria”, costretta a perdere tempo, ha preso ed è uscita dall’aula.
L’avvocato Galluffo (difensore di Mazzara)  ha chiesto poi  di sentire il capitano dei cc Dell’Anna, audizione peraltro già prevista. L’ufficiale dovrà chiarire su quali basi aveva ipotizzato legami con l’omicidio Calabresi, un grave depistaggio che fin dall’inizio contribuì a spostare l’attenzione degli inquirenti dal quadro reale mafioso.
Il processo va dunque avanti a singhiozzo. Ma ecco il resoconto di questa mattina, nei post di Giacalone che ho ricucito insieme (Paolo Brogi). Ecco dunque:
Tutto pronto per la diretta…aula ancora vuota…..a cinque passi però dal sicario di mafia Vito Mazzara.
Corte in Aula.
Presso il sito remoto di Parma è assente l’imputato Virga e il processo non può cominciare…la Corte si ritira….udienza cominciata e subito sospesa.
La Corte rientra.
L’avvocato Vito Galluffo indica i testi di oggi.
I testi del difensore dell’imputato Vito Mazzara: Raggi Lorella, ispettore Bruno e Dales della Digos, ricitati Lipari Francesca Lipari Rita e Zanetti Alessandra però sono assenti. Sono stati citati con utilizzo di un indirizzo non di recente data.
Il pm Del Bene precisa che il teste Dales non era tra quelli indicati e quindi le parti potrebbero non essere pronti a fare domande. L’avv. Galluffo precisa che il teste non è rilevante…
L’avv. Miceli pone una questione: osserva che dei tre dei presenti oggi per due le parti non sono nelle condizioni di potere intervenire (Bruno e Dales)…perché testi non indicati in tempo….chiede di non procedere alla loro escussione per non pregiudicare lavoro delle parti.
L’avv. Miceli continua: critica il comportamento della difesa, anche noi aspettiamo la verità e però la parte che rappresento ha aspettato anche troppo e quindi sollecita a rendere agevole l’iter processuale anche a fronte del fatto che i familiari di Rostagno affrontano grandi spese per arrivare in aula….Chicca Roveri esce dall’aula
L’avvocato Galluffo sostiene di non avere perduto tempo e richiama la collaborazione con la segreteria della Dda per la individuazione degli indirizzi dei testi…Non volevo fare apparire alcuno disarmato rispetto ai testi indicati….Dales e Bruno erano testi immediatamente reperibili per non rendere vana l’udienza.
Il presidente Pellino sollecuita a definire programma di udienza prossima.
Si discute se non fare udienza 23 maggio…Pellino chiosa: “La memoria di chi non c’è più si può onorare anche lavorando”.
L’avvocato Galluffo spiega che necessità della difesa è di risentire l’ex comandnate del nucleo operativo di Trapani Elio Dell’Anna…indagini “milanesi” su delitto Rostagno
Il difensore dimentica che c’è una ordinanza che ha già ammesso la testimonianza dell’ex comandante Dell’Anna…riferimento è al delitto Rostagno messo in connessione col delitto Calabresi…Ndr: si tenta di riaprire scenari chiusi da tempo
La difesa tira fuori il nome di Sipala Roberto….Pellino chiosa: “Mi sembra di capire che la prossima udienza vada a vuoto”….
Il presidente Pellino: saltiamo udienza del 16 e andiamo a quella del 23….L’avvocato Galluffo rivolto al pm del Bene: “Mi spiace per lei”….sic
Si accenna ai pentiti Roberto Sipala, bollato come falso pentito, e Gaspare Mutolo per il 23 maggio
Prossime udienze 14 e 21 giugno dopo quella del 23 maggio
13 e 20 giugno
Avvocato Lanfranca (tornato oggi in aula dopo un periodo di assenza per malattia) potrebbe citare i suoi tre testi per il 30 maggio….il presidente Pellino invita l’avvocato Galluffo a citare per la stessa udienza 5 testi.
Il presidente Pellino indica per il 30 maggio il teste Elmo – ex faccendiere dei servizi- tra i testi della difesa avv Galluffo.
Primo teste di oggi: ispettore Dales.
Teste Antonio Dales ispettore capo di Polizia Digos Trapani…In servizio a Trapani dal 1986 ….Indagini delitto Rostagno: “Avrò presenziato in qualche atto, non ho fatto indagini….mai partecipato ad accertamenti presso aeroporto di Chinisia…..ho presenziato a qualche atto ma non ho fatto indagini”…testimonianza conclusa.
Il presidente Pellino chiede a quali atti ha partecipato: non ricorda riconoscimenti fotografici….Il teste va via.
In extremis si chiede con chi faceva le indagini, “ispettore Capo Amodeo”.
Entra Lorella Raggi.
Lorella Raggi risponde alle domande della difesa dell’imputato Vito Mazzara. L’avvocato Galluffo comincia a fare domande. Oggi lavora presso la Saman di Milano, membro del Cda ed amministrattrice. Lavoro alla Saman dal novembre 1990. Sono stata sentita per questo processo una o due volte, una volta a Palermo e un’altra volta a Milano. E aggiunge in generale per Saman anche forse più di sei volte. Non ricorda il contenuto delle testimonianze che risalgono al 1995.
“Divenni amministratore di Saman su invito di Cardella nel maggio 95 dopo che lo stesso era stato arrestato per truffa e gestione Saman. Cardella chiese a m,e Giancarlo Zuccotti e Fiorini di prendere in mano l’associazione Facevamo parte di un Cda che Cardella fino ad una certa data ha continuato a gestire. Io mi occupavo della contabilità. Era una attività che già facevo quando c’era lui. Lui dopo l’arresto per la truffa decise di passare la gestione di Saman perché voleva andare via dall’Italia. Lui se ne andò a vivere in Svizzera, noi spesso andavamo da lui in Svizzera. Verso luglio 1995 Cardella se ne andò in Nicaragua. Noi continuavamo a dargli comunicazione su Saman. Andammo in Nicaragua da lui quando ci disse di comprare per conto di Saman un immobile suo (intestato a una società) di Milano di via Plinio per permettere a lui di introitare una somma di denaro. Lui ci chiese di acquistare immobile per 3 miliardi e ottocento milioni di lire….1 miliardo 800 milioni li voleva subito…Erano i soldi che Saman aveva sui conti correnti….Tornati a Milano decidemmo di no….A lui dicemmo di si….ma io e la Fiorini eravamo contrari…A me sembrava una cosa folle da fare…Zuccotti era d’accordo…A me sembrava una follia.L..lui si arrabbiò e per zittirlo gli dicemmo di si…ma tornati in Italia non se ne fece nulla…Cardella mi disse che mi ero montata la testa…..Lui andò su tutte le ire….Se rifiutate la mia proposta posso diventare molto cattivo….Tornammo in Italia subito….Fummo convocati da un funzionario del ministero del Tesoro per commissariamento di Saman, incontro provvidenziale per convincerci a non accettare proposta di Cardella….Amche  Chicca Roveri era presente all’incontro in Nicaragua…
Il presidente Pellino osserva: le domande non hanno conducenza al tema del processo considerato che si tratta di fatti avvenuti nel 1995. La difesa risponde: evidenziamo atteggiamento di Cardella…I soldi alla Saman sono interesse del processo….
La difesa continua. Il comportamento di Cardella è utile che si conosca. L’avv Galluffo torna a fare domande sulle minacce di Cardella….E chiede ancora sull’atteggiamento posto rispetto alla richiesta di Cardella di acquisto dell’immobile. Cardella mi chiamò a novembre per sapere cosa avevamo deciso di fare, io risposi negativamente e lui mi disse che dovevo considerarmi licenziata…
Il pm Del Bene invita il difensore a fare domande sul capitolato di prova….Domanda su Giorgio Pietrostefani….L’ho conosciuto a Saman, lui lavorava a Roma presso ufficio di accoglienza e veniva spesso a MIlano….Non ricordo l’anno in cui l’ho conosciuto 95/96, poi lui fu mandato da Cardella in Francia in una struttura di Saman dentro a un castello…..Domanda sui conti correnti di Saman…Conti correnti presso la Cesare Ponti, Monte dei Paschi, Banca Intesa, Ambroveneto….Domanda su Saman France….In Francia fu acquistato questo Castello per farne una comunità….Furono dati per acquisto 1 milione di franchi e fidejussione bancaria…anno forse 1993/94….Cardella aveva aerei….Gli aerei c’erano…era un aereo personale Saman pagava fatture acquistato dopo 1990 ….Cardella era interessato in operazioni in Somalia…..si….c’erano Pietrucci e cammisa….Cammisa incontrò in Somalia Ilaria Alpi? Non so, ne ho sentito dire ma non ho certezza…
Pm Del Bene si oppone alle domande…impossibile fare domande sulle voci che circolano…Il difensore insiste, il presidente ammette ma la teste continua a non ricordare e quindi è impossibile dare volto alle voci….Domanda su conoscenza giornalista maltese Karl Stagno Navarra….L’ho conosciuto a Malta con il nostro avvocato Ambrosino perché a Malta c’era la barca di proprietà Cardella che nel 1997 fu comprata da Saman. Il giornalista era al corrente di un fermo di Cammisa avvenuto a Malta…In un verbale si riferisce che il giornalista le avrebbe dato contezza dell’incontro in Somalia tra Cammisa e Ilaria Alpi il miorno prima che questa fosse uccisa….Non mi ricordo ma se è scritto che me lo ha detto certamente me lo ha detto anche se io ricordo che si diceva che Cammisa era stato uno degli ultimi a vedere Ilaria Alpi….
Le domande continuano ad essere poste sui contributi di Saman periodo successivo al delitto Rostagno in particolare.
Finalmente un riferimento a chi era Rostagno…a proposito di comportamento nei confronti degli ospiti della comunità…..e sui soldi: Rostagno diceva “paga chi può”…L’avvocato Vito Galluffo conclude l’esame.  Interviene l’avvocato Salvatore Galluffo che chiede dei legami politici di Cardella: risponde la teste, era legato a Craxi, trovammo una lettera dove Cardella chiedeva a Craxi soldi, ho bisogno di soldi vedi tu come puoi fare….Non ricordo la data,  la lettera fu trovata dopo il 1995…la lettera forse sarà del 1993…Terminato anche questo esame.
L’avv.Vezzadini chiede di sapere cosa accadde dopo la minacciosa telefonata di Cardella. La teste risponde che accadde una guerra interna: Cardella cominciò a mandare lettere, indire assemblea, a me e alla Fiorini dava delle pazze…vennero fatte più assemblee a Milano, a Roma, dal prof. Cancrini…Poi allargammo la base associativa…Domanda su una telefonata del 13 novembre 1995 della Fiorini su riunione indetta dalla signora Roveri…..Chicca e la compagna di Cardella indissero queste assemblee, ma non ci presentammo a queste riunioni…furono convocati tutti i responsabili sedi Saman Italia, tutti quelli che erano soci…
L’avv. Vezzadini legge un verbale nel quale si attribuiscono a Chicca Roveri parole che a suo tempo adducevano su precarie situazioni finanziarie sue e di Cardella e giustifacava così acquisto sede di via Plinio…La teste conferma….volevano farci passare per quelle che volevamo impadronirci di tutto…
Espulsi da Saman nel 1996 Cardella, Roveri e Klari la compagna di Cardella per salvare Saman dovevamo prendere le distanze.
Domande dell’avv. Ingrassia difensore di Virga (con Vezzadini. Chiede su Saman France….chiede quali società operanti in Francia per Saman…C’era Oiasa ma non operava in Francia…Di Oiasa non so nulla.
Ingrassia legge dichiarazioni dela teste alla Digos. La teste ricorda G solidarietà…ma non ricordo cos’era, forse la società proprietaria dell’aereo…
Ma il delitto Rostagno?
Domande in corso da parte dell avv Elio Esposito legale di Saman.
La morte di Mauro Rostagno lancia le sorti di Saman….una morte che diventa volano di uno sviluppo….ha contribuito attività di Cardella e sostegno del Psi.
Domande dell’avv. Miceli sui finanziamenti pubblici di Saman, sulle presenze a Lenzi, sulla incidenza delle spese di Saman a Lenzi…
Evoluzioni grossa di Saman tra 93 e 94.
Domanda del pm Del Bene….Permette di accertare che la teste non ha mai conosciuto Rostagno e che il riferimento a Rostagno da lei fatto era stato dedotto dalla lettura di un libro…Il pm non fa quindi altre domande
Riesame avv. Galluffo…Ancora su periodi successivi al delitto e su fatti che non sono direttamente legati al delitto…ancora gestione di Saman.
Galluffo ribadisce attualità domande: siamo qui per cercare verità sul delitto…e secondo lui nella espulsione per indignità di Cardella, Roveri e compagna di Cardella possono trovarsi ragioni sul delitto….L’avv Galluffo chiede di acquisire verbale di espulsione….La Corte rammenta che è compito della difesa….
Un lavoro che durò qualche mese…due o tre.
Domande del presidente Pellino…sui viaggi in Somalia di Giuseppe Cammisa assieme a tale Pietrucci…Pietrucci era amico di Cardella, uno che si occupava di progetti…L’idea era quella di fare un ospedale in Somalia….Inserimento in Saman nel novembre 1990 quando avevo difficoltà personali vedendo una trasmissione in tv dedicata a Rostagno…contattati sede di Milano, primo colloquio con Chicca Roveri e mi indirizzò a Marsala…volevo approfondire tema meditazioni e a Marsala non si facevano e passai a Lenzi dove incontrai nuovamente Chicca…Due giorni dopo lei mi portò a Lenzi…Audizione terminata.
Altro teste…Ispettore Bruno Polizia di Stato.
Bruno Lorenzo…sovrintendente capo divisione anticrimine nel 1988 squadra mobile.
Lavorò con un gruppo mandato da Roma per visionare tutte le cassette dei servizi tv di Rostagno. Eravamo in 4 ….
Le cassette facevano parte del corredo di Rtc…erano cassette relative a servizi…non si ricorda se erano in un locale sigillato.
Il criterio di visione era indicato dai nostri superiori, noi visionammo tutte le cassette.
Circa 300 cassette o forse di più…io ho una visione di una parete piena di cassette.
Lavoravamo direttamente a Rtc…subito dopo il delitto.
Le abbiamo ascoltate dalla prima parola all’ultima….non ero io che dovevo fare un verbale, ero allora un semplice agente.
Argomenti trattati da Rostagno? Erano argomenti a 360 gradi, dal tombino alla malapolitica alla mafia ai problemi sociali
Domande avv. Mezzadini…..Le cassette viste erano tutte quelle contenenti servizi di Rostagno ed erano solo quelle.
Pm….Tema mafia emergeva dalla visione delle cassette? C’erano dei servizi che riguardavano personaggi mafiosi, uno di quelli citati era Agate di Mazara ma anche altri…
Chi era Mariano Agate? Sicuramente un personaggio mafioso di spessore.
Avv Francesco Greco…..Il gruppo incaricato di visionare le cassette arrivava dallo Sco, servizio centrale operativo.
Avv. Lanfranca…..Lavoro d’indagine condotto solo con la visione delle cassette…non ricorda se furono fatte delle copie….Il dr Germanà mi disse di visionare quelle cassette.
Germanà era capo della Mobile.
L’avv. Miceli chiede se fu vista una cassetta con una intervista al procuratore Borsellino…Il teste non ricorda….Il lavoro svolto confluì in una relazione? il teste risponde, credo di si
Il presidente Pellino chiede specificazioni sul lavoro svolto….risponde dicendo che lui ha visto 100 cassette…quando c’erano problemi li vedevamo tutti assieme…quelle che non ci davano spunto venivano subito scartate…
Audizione conclusa.
Una udienza terminata…..segnata dalla protesta di Chicca Roveri che ha lasciato l’aula dinanzi all’evidente lentezza del processo….L’avv Galluffo chiede di risentire la signora Raggi a proposito di testi da citare…Lipari Rita è deceduta…..Han Peter è anche deceduto….Zanetti Alessandra c’è….Sordini Anna deceduta….era la segretaria di Cardella….

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