Informazioni che faticano a trovare spazio

Con Antonio Presti e Pina Leocata, a Catania una discussione su come occuparsi del “bello” nella difficile Sicilia

Catania. Sulle bancarelle del mercato ci sono finalmente arance rosse, tarocchi siciliani, e non quelle arance giallo sbiadito navel che infestano i supermercati d’Italia. E ci sono prezzi delle verdure molto bassi, bellissimi cavolfiori viola, c’è già la finocchiella, ci sono addirittura gli asparagi selvatici. Insomma, siamo in Sicilia. Forse la vita può – potrebbe – essere diversa.

La sera prima l’ha ricordato con i suoi sogni d’artista Antonio Presti, reduce da una battaglia ultraventennale per la sua magnifica Fiumara d’Arte e qui a Catania dal muro della bellezza di Librino, il quartiere-città di 70 mila abitanti in una città come Catania che ne conta poco più di 300 mila. Antonio Presti è contento per la festa della luce che ha appena celebrato a Librino, un quartiere che non vuole che si chiami “a rischio”. Ora Presti diventerà probabilmente senatore, ha accettato la proposta di Crocetta di presentarsi, lo farà con l’idea di sistemare una volta per tutte il suo museo all’aperto con tanto di hotel dalle stanze fatte da artisti, che da oltre vent’anni difende da attacchi di ogni genere (magistratura e mafia). Antonio Presti ha vinto la sua battaglia, era una battaglia in salita, assomiglia a parecchi altri protagonisti del mio libro “Uomini e donne del Sud”, per questo ieri sera ha partecipato alla presentazione.

In apertura Pinella Leocata, giornalista della “Sicilia”, ci ha introdotto entrambi parlando di vari spunti offerti dal libro: le nuove sindache, fimmina tv, la lotta per l’acqua, c’è un accenno anche alla lotta contro il megaradar Muos di Niscemi che sta registrando una lunga mobilitazione contro ma che purtroppo non trova spazio adeguato sui media nazionali e in tv. Ma anche quel fronte rappresenta oggi in Sicilia, e non solo per la Sicilia, un’importante esperienza counitaria di difesa della vivibilità collettiva.

E’ quanto sostiene anche un attivista anti-Muos poi in un suo intervento, parlando tra l’altro di una lettera ad Obama (la pubblicherò a parte poi su questo blog).

Insomma un’altra buona serata di discussione, presenti nel salone dei salesiani di Catania, una quarantina di persone.

P.s: Antonio Presti, imprenditore del bello come dice lui, mecenate più che artista e viceversa, ha creato 24 anni fa Fiumara d’arte, uno straordinario museo all’aperto nel messinese con opere di Consagra, Tano Festa, Dorazio, Plessi, Canzoneri, Marini, Nagasawa, Lanfredini, Staccioli e altri. Si è occupato anche di Librino e vorrebbe occuparsi dell’Oreto. A Castel di Tusa ha creeato uno straordinario hotel con stanze d’artista. Ora ha accettato di presentarsi alle elezioni nella lista di Crocetta per il Senato.

Pinella Leocata, cronista di “La Sicilia”, conoscitrice di mille storie di questa terra siciliana.

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