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La corta memoria di Alemanno: chiede giustizia per i giovani assassinati di sinistra e di destra, che cita. Ma ne dimentica troppi….

Gianni Alemanno ha ricordato che non c’è stata giustizia per i giovani di sinistra ammazzati (sei, ha detto) e per i giovani di destra uccisi (undici). Conti frettolosi, però, quelli di Alemanno che dimentica  l’omiìcidio di Roberto Scialabba, tra i giovani di sinistra, tanto per fare un esempio (nella foto il corpo di Scxialabba dopo l’omicidio). Ma anche Elena Pacinelli, morta per gli  stessi agguati in cui perse la vita Walter Rossi. E ancora: Mario Salvi,  Mario Minci ecc ecc ecc.

Il sindaco ha infatti  citato solo  Piero Bruno, ucciso il 22 novembre 1975 durante una manifestazione a sostegno del popolo angolano; Giorgiana Masi, la studentessa di 19 anni morta il 12 maggio 1977 durante un sit-in indetto dai Radicali nel terzo anniversario del referendum sul divorzio; Walter Rossi, di Lotta Continua ucciso con un colpo alla testa il 30 settembre 1977 in viale delle Medaglie d’Oro mentre partecipava a un volantinaggio antifascista; Ivo Zini, morto a 24 anni, ucciso il 28 settembre del 1978 davanti alla sezione del Pci della zona Alberone, Auro Bruni morto il 19 maggio 1991 nell’incendio che di notte ha distrutto il Centro Sociale Corto Circuito e Valerio Verbano ucciso in casa da un commando di killer

I giovani di destra morti in quegli anni: Stefano e Virgilio Mattei, i due fratelli di 10 e 22 anni morti il 16 aprile 1973 nel rogo della propria casa a Primavalle; Mario Zicchieri ucciso a 17 anni a colpi di lupara davanti alla sezione dell’Msi di via Erasmo Gattamelata al Prenestino (29 ottobre 1975); Angelo Pistolesi (28 dicembre 1977); Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta morti davanti alla sede missina di via Acca Larenzia al Tuscolano il 7 gennaio 1978; Stefano Cecchetti ucciso il 10 gennaio 1979 da alcuni spari provenienti da una Mini Minor verde, azione poi rivendicata dai Compagni Organizzati per il Comunismo; Francesco Cecchin militante missino della sezione Trieste-Salario aggredito e ucciso il 16 giugno 1979; Angelo Mancia dipendente del Secolo d’Italia freddato, il 12 marzo 1980, a colpi d’arma da fuoco e Paolo Di Nella militante del Fronte della Gioventù, aggredito a colpi di spranga di ferro alla testa mentre attaccava manifesti vicino casa.

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