Informazioni che faticano a trovare spazio

Il fascismo oggi non è una minaccia. La capogruppo M5S alla Camera, “allibita” per la polemica, precisa peggiorando…

La capogruppo del M5S Roberta Lombardi ricorre al solito giochino: avete estrapolato frasi…

Peccato per lei che la frase sia tutt’altro che una frase ma un elaborato piuttosto lungo. Che riporto di nuovo qui in basso. Ma detto questo la spiegazione nuova della Lombardi è ancora peggio. Ora restringe la fase del fascismo buono al solo 1919. Peccato che lo dica ora, perché nell’elaborato del 21 gennaio questa datazione non c’è e si parla in genere di un fascismo prima che degenerasse. Ma il fascismo non è una cosuccia del ’19, come intende Roberta Lombardi o fa finta di intendere ora. Il fascismo “degenerato” inizia nel ’20? Che strana datazione. Insomma la grillina si difende, ma lo fa piuttosto malamente.

Al punto poi da compiere un secondo scivolone quando afferma con sicumera che comunque il fascismo non è cosa d’oggi. Non c’è alcuna minaccia, è sottinteso. Dunque è folklore. Ecco, lo vada a ripetere magari in Grecia o in Ungheria, così si fa capire meglio e vedrà quanto può essere maggiormente apprezzata.

Qui di seguito il nuovo post dell’allibita Roberta Lombardi e sotto il post di gennaio in cui ha fatto le sue esternazioni. Ognuno può giudicare:

5 marzo 2013

Rimango allibita dalle strumentalizzazioni in atto su una frase estrapolata da un post sul mio blog.

Quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente

condanno. In Italia il fascismo così come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent’anni.

Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e

altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio

di una futura dittatura (http://www.circolorussell.it/index.php?doc=158). Tutte proposte che poi Mussolini

smentì già dall’anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni. La caratteristica

del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico.

Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra.

Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza. Ora possiamo pensare all’Italia

del 2013.

Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo programma l’insegnamento della Costituzione italiana.

21 gennaio 2013

Se parliamo delle ideologie, penso all’episodio recente di “Grillo che apre a Casapound”. Prima questione: qualcuno mi dice, finchè esistono loro il

fascismo non sarà morto, quindi non mi dire che questa ideologia non rappresenta una minaccia presente. Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato

solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione

nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia. Quindi come si vede Casapound non è il fascismo

ma una parte del fascismo. E quindi solo in parte riconducibile ad esso. Seconda questione, e questo per me è il punto fondamentale, sono 30 anni che fascismo e

comunismo in Italia non esistono più. Invocarne lo spettro a targhe alterne è l’ennesimo tentativo di distrazione di massa: ti agito davanti il noto spauracchio

perché voglio far leva sulle tue paure per portarti dalla mia parte. Non sono i fascisti o i comunisti che ci hanno impoverito, tolto i diritti, precarizzato l’esistenza,

reso un incubo il pensiero del futuro.

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