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Chi fu il primo a concepire l’Unità d’Italia? Un napoletano del ‘400…

Chi è il primo a concepire l’unità d’Italia? Lasciate perdere l’800, bisogna arretrare al Quattrocento ed ecco nel 1413 il re di Napoli, Ladislao, occupare Roma. L’intento era da Napoli fare l’Italia…Ecco da Wikipedia:

Domate le insidie interne, Ladislao volse ben presto la sua attenzione all’esterno dei confini del regno. Fu in questi anni che nacque in lui il sogno di costruire una grande realtà statuale che comprendesse l’intera penisola italiana, unificata sotto la corona di Napoli e le insegne dei Durazzo. L’idea di un Regno d’Italia che precede di oltre quattrocento anni l’impresa risorgimentale e alla quale Ladislao dedicherà tutti i propri sforzi nel corso della sua breve esistenza. Negli anni a venire, infatti, avrebbe approfittato della situazione di crisi in cui versava la composita realtà politica italiana per espandere notevolmente il suo regno e il suo potere soprattutto a discapito dei domini papali, appropriandosi e disponendo a suo piacimento di molti dei territori pontifici.

I propositi espansionistici del re cominciarono a palesarsi nel 1405, sotto il pontificato di Innocenzo VII, del quale Ladislao si professava difensore mentre mirava a sottrargli la sovranità sul Patrimonio di San Pietro. Il re condusse una vittoriosa campagna nel Lazio, giungendo a minacciare la stessa città di Roma, sulla quale intendeva imporre la propria signoria e collocare la propria corte. Ma la città seppe resistergli, soprattutto con l’avvento al trono di Pietro di papa Gregorio XII. Ladislao non abbandonò i suoi propositi e nel 1408 tornò alla carica, cingendo d’assedio Roma. In breve la città fu costretta a consegnarsi al sovrano, così come più tardi cadranno altre importanti roccaforti come Perugia. In poco tempo, il re di Napoli aveva di fatto esteso il suo controllo fino all’Umbria, dalla quale era pronto a muovere contro Firenze e gli Stati settentrionali, portando il confine settentrionale del Regno di Napoli fino alla rocca di Talamone sul mar Tirreno, dove si svilupperà in seguito lo Stato dei Presidi. Ecdc.

Poi però nel 1414 Ladisalao morì all’improvviso, forse avvelenato, e l’unificazione dell’Italia fu rinviata di quattrocento anni.

Ladislao I di Napoli, detto il Magnanimo, noto anche come Ladislao d’Angiò-Durazzo o Ladislao di Durazzo (Napoli, 11 luglio 1376 Napoli, 6 agosto1414), fu re di Napoli e detentore dei titoli di re di Gerusalemme, re di Sicilia, conte di Provenza e Forcalquier (1386-1414), e del titolo di re d’Ungheria dal1390 al 1414. Dal 1406 fu anche principe di Taranto. Fu l’ultimo discendente maschio del ramo principale della dinastia degli Angioini.

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