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Nuova versione Usa: abbiamo fatto tutto da soli e l’ospedale è stato colpito per errore…

Nuova versione Usa su Kunduz: ospedale colpito per errore. Questo da repubblica.it del 6 ottobre 2015:

 

Prima solo “un danno collaterale”, la cui responsabilità è da attribuire al governo afgano, poi “un tragico incidente” accaduto per errore. Certo è che non lo hanno chiesto gli afghani ilbombardamento della Nato su Kunduz, in Afghanistan. Gli Stati Uniti cambiano versione e ammettono di aver preso loro la decisione e di aver colpito l’ospedale di Medici Senza Frontiere, causando 22 morti, per sbaglio.

“La decisione di condurre i raid” su Kunduz “è stata presa all’interno del comando americano. Anche se gli afgani hanno chiesto quel sostegno, deve comunque passare attraverso una rigorosa procedura statunitense. L’ospedale è stato colpito per sbaglio. Non prenderemmo mai di mira di proposito una struttura ospedaliera”, ha detto il generale delle forze armate Usa a Capitol Hill, John Campbell. Subito inchiesta internazionale, dopo quella aperta dal Pentagono: lo chiede Medici Senza Frontiere. “Noi abbiamo chiesto un’inchiesta indipendente su questa vicenda”, ha detto la presidente di Msf, Meinie Nicolai, perché c’è il fondato sospetto che sia stato commesso un crimine di guerra.

Non si placano le polemiche e tutte le Ong straniere hanno lasciato Kunduz. Lo riferisce l’Onu, spiegando che al momento nella città afghana “non c’è alcuna assistenza sanitaria adeguata”. Inoltre, secondo le notizie a disposizione, gran parte della città è ancora senz’acqua e senza elettricità. Migliaia di persone sono scappate da Kunduz, e si stima che 8.500 famiglie in fuga nel nord-est del Paese.

Il portavoce delle forze Usa in Afghanistan, il colonnello Brian Tribus, aveva in un primo momento ammesso i danni causati alla struttura sanitaria: “Le forze americane hanno condotto un attacco aereo nella città di Kunduz alle 2.15 (ora locale) contro individui che minacciano le forze. L’attacco potrebbe avere provocato danni collaterali a una struttura medica vicina”, aveva dichiarato. E poi l’ammissione del comandante che ha testimoniato davanti alla Commissione servizi armati del Senato americano. Le possibilità di attacchi ribelli “restano alte, per cui non ridurremo il personale militare”, ha detto Campbell, che ha ordinato un potenziamento dell’attività di addestramento delle forze afghane, nell’ambito della strategia per prevenire incidenti come quello dell’ospedale di Kunduz colpito in un raid aereo. Ma, parlando al Senato americano, Campbell ha affermato che le forze di sicurezza afghane chiedono ancora ampio sostegno agli Usa e questo è motivo di preoccupazione.

Nel frattempo ci sono stati nuovi scontri nel centro di Kunduz tra i talebani e le forze di sicurezza afghane, 24 ore dopo che Kabul ha annunciato di aver ripreso il controllo della città. “Dalla

mezzanotte all’alba le nostre forze si sono scontrate con diversi terroristi nel centro della città”, ha affermato un portavoce del ministero dell’Interno, aggiungendo che “almeno 8 talebani sono rimasti uccisi”.

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