Informazioni che faticano a trovare spazio

I giornalisti arrestati in Turchia scrivono a Hollande che incontra Erdogan: ricordatevi dei diritti umani e della libertà di stampa

Il direttore Can Dundar e il caporedattore Erdem Gul del quotidiano turco Cumruyet arrestati due giorni in Turchia hanno rivolto un appello a Francois Hollande. Lo pubblica Libération, ecco la lettera uscita dal carcere, richiama il presidente francese alla difesa dei valori dei diritti umani e della libertà di stampa. Un pro-memoria per l’incontro con Erdogan:

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«Monsieur le président de la République française,

En tant que journalistes qui croient en l’objectif d’une adhésion complète à l’Union européenne et qui croient que la Turquie fait partie de la famille européenne, nous vous écrivons de la prison de Silivri [à Istanbul, ndlr]. La liberté de pensée et la liberté d’expression sont des valeurs indispensables de la civilisation à laquelle nous appartenons. Nous sommes jugés et détenus pour avoir usé de ces libertés et pour avoir défendu le droit du public à l’information.

Le Premier ministre turc, que vous rencontrerez ce week-end, et le régime qu’il représente sont connus pour leur politique et leurs pratiques qui ignorent complètement la liberté de la presse et les droits de l’Homme. Vos gouvernements sont en train de négocier avec le gouvernement d’Ankara afin de trouver une solution à la crise des réfugiés, qui brise nos cœurs à tous. Nous espérons sincèrement que vous trouverez une solution durable à ce problème au cours de ce sommet.

Nous espérons que votre volonté de trouver une solution n’entamera pas votre attachement aux droits de l’Homme, de la presse et d’expression, qui sont les valeurs fondamentales du monde occidental. Nous rappelons que nos valeurs communes ne peuvent être préservées que par la solidarité et par une position commune. Nous insistons sur le fait que cette solidarité est très importante et urgente.

Au nom des journalistes détenus,

Can Dündar et Erdem Gül»

 

“Signor Presidente della Repubblica francese,
Come giornalisti che credono nel l’obiettivo della piena adesione all’Unione europea e che credono che la Turchia faccia parte della famiglia europea, stiamo scrivendo dalla prigione di Silivri prigione [di Istanbul, nota]. La libertà di pensiero e la libertà di espressione sono valori essenziali della civiltà a cui apparteniamo. Siamo giudicati e detenuti per l’esercizio di queste libertà e per difendere il diritto dei cittadini all’informazione.
Il primo ministro turco, cvhe voi incontrate questo fine settimana, e il regime che egli rappresenta sono noti per le loro politiche e pratiche che ignorano completamente la libertà di stampa e dei diritti umani. I vostri governi stanno attualmente negoziando con il governo di Ankara per trovare una soluzione alla crisi dei profughi, che spezza il cuore a tutti. Ci auguriamo che troverete una soluzione duratura a questo problema durante il vertice.
Speriamo che la vostra volontà di trovare una soluzione non inpedisca il vostro impegno per i diritti umani, di stampa e di espressione, che sono valori fondamentali del mondo occidentale. Ricordiamo che i nostri valori condivisi possono essere preservati solo dalla solidarietà e una posizione comune. Sottolineiamo che questa solidarietà è molto importante e urgente.
A nome dei giornalisti detenuti,
Can Dündar e Erdem Gul “

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