Informazioni che faticano a trovare spazio

Santiago Maldonado “ucciso” come Gilles Tautin nel ’68?

Santiago Maldonado e Gilles Tautin.

Se Santiago Maldonado, il cui corpo in Argentina è stato ritrovato dopo 78 giorni di scomparsa , è morto annegato la sua morte richiama quella del liceale francese Gilles Tautin morto il 10 giugno del 1968 annegato dentro la Senna mentre tentava di fuggire dalle cariche della polizia di fronte alla Renault di Flins (nella foto il funerale con l’immagine del giovane).

Gilles Tautin

Gilles aveva 18 anni, Santiago 28. Entrambi stavano partecipando a una dimostrazione che è stata attaccata duramente dalla polizia. Il giorno dopo la morte di Gilles Tautin, a Meulan nelle Yvelines, vengono uccisi dalla polizia due operai durante lo sgombero della fabbrica Peugeot di Sochaux, nel Doubs. Prima l’operaio Pierre Beylot di 24 anni, colpito da un proiettile di 9 millimetri. Lascia la moglie e una figlia di due anni. Più tardi Henri Blanchet, di 49 anni, colpito alla testa da una granata lacrimogena mentre si trova su un muro in alto della fabbrica. Il magistrato opterà poi per “morte accidentale”.

E Santiago Maldonado? La mattina del 1 agosto, circa 100 agenti della Gendarmeria nazionale argentina (Gna) – forze di sicurezza militari – sono entrati in modo irregolare e violento nel territorio della comunità mapuche Pu Lof a Resistencia, nel dipartimento di Cushamen, provincia di Chubut, nella Patagonia Argentina.Secondo quanto riferito dalla comunità, le forze di sicurezza nazionali hanno sparato proiettili di piombo e di gomma e ha incendiato oggetti appartenenti alle famiglie. E’ questo il quadro in cui era scomparso il giovane…

 

“Santiago Maldonado – ha scritto su Repubblica Daniele Mastrogiacomo – era scomparso il primo agosto scorso vicino alla strada 40 dove era in corso un sit-in di un vasto gruppo di indigeni Mapuche che da due anni rivendicano il diritto alla riappropriazione delle terre appartenute un secolo fa ai loro avi. Per far sgombrare l’importante arteria, che collega il centro con il sud dell’Argentina, era intervenuta la polizia. C’erano stati dei violenti scontri; la stessa polizia aveva reagito sparando proiettili di gomma e lanciando una fitta sassaiola, negata dagli agenti ma poi acclarata da delle immagini postate nei social. Inseguiti nei campi, i Mapuche avevano perso di vista quel ragazzo che da tre mesi si era trasferito a El Bolsón, un paradiso hippies nel cuore della Patagonia, per solidarizzare con la lotta dell’etnia indigena. Viveva con poco e campava vendendo collanine e facendo dei tatuaggi.
L’ultima volta che era stato visto, Maldonado si trovava proprio vicino al fiume Chubut che, in pieno inverno australe, era gonfio di pioggia. Tutto lasciava pensare che avrebbe voluto attraversare il corso d’acqua sebbene non sapesse nuotare….”.

Come è morto dunque Santiago Maldonado?

Probabilmente come altre vittime della repressione poliziesca. Anche Gilles Tautin aveva tentato invano di attraversare la Senna…

 

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