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Fosse Ardeatine. Napolitano: Occasione per rinnovare la memoria. Polemica sulla Polverini

LA COMMEMORAZIONE

Napolitano: «Le Fosse Ardeatine,
occasione per rinnovare la memoria»

La Russa: «Anche i Ris impegnati per dare un nome ai dodici morti ignoti». Polverini tra le autorità, polemica

Il presidente Napolitano stringe la mano agli studenti alle Fosse Ardeatine (Ansa)
Il presidente Napolitano stringe la mano agli studenti alle Fosse Ardeatine (Ansa)

ROMA – «Un’occasione per rinnovare la memoria». E ancora: «Onorare la Costituzione rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico». Sono i moniti lanciati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stamani alle Fosse Ardeatine nel 66esimo anniversario dell’eccidio nazi-fascista, presenti centinaia di studenti giunti da varie parti del paese. Il sindaco Gianni Alemanno ha aggiunto: «Proprio per ricordare, oggi inaugureremo una lapide che ricorda i dieci ostaggi civili presi dai tedeschi in via Rasella». Il ministro della difesa Ignazio La Russa ha confermato di aver fatto avviare «la ricerca sulle dodici tombe di ignoti». «Impegneremo anche il Ris», ha spiegato. Polemiche le associazioni dei perseguitati e dei deportati per la presenza di Renata Polverini tra le autorità. «A che titolo?», si sono chiesti i rappresentanti schierati dietro i loro medaglieri.

Una delle dodici tombe di ignoti
Una delle dodici tombe di ignoti

I NOMI DEI CADUTI – Cerimonia come sempre intensa, con la lunga lettura dei nomi dei caduti, la preghiera cattolica e quella ebraica, l’intervento dell’Anfim. La memoria è stata a il filo conduttore dell’intervento di Rosetta Stame, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime. La figlia del tenore Nicola Ugo Stame ha infatti reso pubbliche, rivolgendosi al capo dello stato, le riflessioni inviate da alcuni studenti italiani sul tema del ricordo. Come Adriano Ceraci del liceo Calamo di Ostuni. «Ho sedici anni, perché dovrei ricordare? – ha scritto il ragazzo -. Per un dovere nei confronti del futuro, per mantenere viva la repubblica e per evitare il ritorno del passato…».
«UNITA’ NAZIONALE» – Alla cerimonia hanno partecipato alla manifestazione, anche il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il vicepresidente della Regione Esterino Montino, i rappresentanti della comunità ebraica Riccardo Pacifici, Renzo Gattegna e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Dopo la visita al sacrario, il presidente della Repubblica ha dichiarato brevemente: «Ho il dovere, come è scritto nella Costituzione, di rappresentare l’unità nazionale, sono qui per ribadire che dopo la tragica esperienza della barbarie nazista è nato lo Stato democratico con la sua Costituzione che noi dobbiamo onorare nel rispetto di tutte le istituzioni». «Questa dev’essere un’occasione per rinnovare la memoria – ha dichiarato Alemanno – Bisogna tramandarla anche quando non ci saranno più testimoni diretti attraverso luoghi come il museo della Shoah e Forte Bravetta». «Chi scelse un luogo così nascosto per commettere l’eccidio – ha detto il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti – una cava ai margini della città, lo ha fatto nella speranza che tutto rimanesse nascosto e che si dimenticasse. Non è stato così e questa cerimonia conferma quanto sia importante non dimenticare. Però intorno a noi c’è un forte clima di intolleranza che preoccupa».

Renata Polverini sul palco delle autorità mentre dà la mano al sindaco Alemanno
Renata Polverini sul palco delle autorità mentre dà la mano al sindaco Alemanno

POLVERINI TRA LE AUTORITA’ – Presente anche Renata Polverini, impegnata negli ultimi giorni di campagna elettorale per la corsa alla Regione. «Siamo qui oggi per tramandare, in particolare ai giovani, il ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine – ha detto l’ex dirigente dell’Ugl – un fatto che fa parte della storia del nostro paese e della città di Roma». La sua presenza non è stata però apprezzata dalle associazioni dei perseguitati e dei deportati. «Tra le autorità presenti stamattina alla cerimonia anche candidati alle regionali, tra i quali però alcuni privi di qualsiasi titolo ad assistere dal palco d’onore – ha protestato Maria Grazia Lancellotti presidente dell’Anppia, con a fianco Ernesto Nassi dell’Anpi e Aldo Pavia dell’Aned -. Spicca tra questi la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, che, se voleva partecipare alla manifestazione di oggi, avrebbe dovuto prendere posto tra la gente comune, da semplice cittadina, visto che attualmente non ricopre alcun incarico istituzionale. La sua presenza appare particolarmente inopportuna».

Paolo Brogi
24 marzo 2010© Corriere della Sera RIPRODUZIONE RISERVATA

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