Informazioni che faticano a trovare spazio

Susanna Lagorio, Istituto superiore Sanità: sui cellulari non sa neanche quel che dice il Consiglio Superiore della Sanità

Spaventosa questa alta funzionaria dell’Istituto Superiore della Sanità, Susanna Lagorio, l’altra sera a Report sui pericoli dei telefoni cellulari. Lì ferma a dire che non ci sono evidenze di causa ed effetto. E che perciò non è neanche il caso di dettare precauzioni d’impiego, come più volte le ha chiesto l’intervistatrice, neanche per i bambini.

Spaventoso personaggio tanto più che oggi si viene a sapere che il Consiglio superiore della Sanità ha invece elaborato un richiamo di precauzione, soprattutto per i bambini. La Lagorio non ne sapeva nulla? Eppure il parere è del 15 novembre scorso.

Dunque il parere: nell’utilizzo dei telefoni cellulari va applicato, soprattutto per i bambini, il “principio di precauzione, che significa anche l’educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità, del cellulare”. Lo afferma il Consiglio superiore di Sanità (Css) in un parere.

Il Consiglio superiore di sanità ha affrontato la questione dei rischi potenziali di uno smodato uso di telefoni cellulari nella seduta del 15 novembre. “In linea con gli studi dell’Agenzia internazionale della ricerca sul cancro (Iarc) e in accordo con l’Istituto superiore di sanità, il Consiglio superiore rileva che non è stato finora dimostrato alcun rapporto di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali, si legge in una nota del ministero della Salute.

Tuttavia le conoscenze scientifiche oggi non consentono di escludere l’esistenza di causalità quando si fa un uso molto intenso del telefono cellulare. Il Ministero della Salute avvierà una campagna di informazione sulla base delle ultime relazioni degli organismi tecnico-scientifici per sensibilizzare proprio a tale uso appropriato”, conclude la nota.

Sulla questione Umberto Veronesi è meno allarmista:”Non credo che i cellulari facciano molto male, possono dare un lieve aumento della temperatura a una piccola parte dell’apparato cerebrale, ma senza effetti importanti”. E per quanto riguarda i tumori ha aggiunto: “E’ una cosa che dicono, ma che si dice da 15 anni. Di ricerche ce ne sono mille…”, ha concluso Veronesi. Veronesi è lo “scienziato” che è stato ingaggiato da Radio Vaticana per escludere anche in quel caso problemi per la popolazione residente intorno all’impianto, con vinta invece del contrario.

In conclusione: Veronesi ancora,, ma la Lagorio è funzionaria importante dell’Istituto Superiore della Sanità. Che dire di questo personaggioo che a suo tempo ha firmato rassicurazioni penose sull’uso dei cellulari? Ha scritto aurtorevolment4e: “In conclusione, ad oggi nessun effetto d’interesse sanitario è stato consistentemente dimostrato per livelli di esposizione a RF inferiori ai limiti raccomandati internazionalmente. Tuttavia, la base di dati scientifici utili a tale valutazione è ancora limitata, in special modo per quanto concerne le esposizioni a bassi livelli di lunga durata…”.

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