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Via Tasso, Parisella: lavoriamo con scarsi sostegni

E’ amareggiato il presidente del musedo di via Tasso, il professore Antonio Parisella. E chiede maggior sostegno dalle istituzioni. Il Museo è un organo vivo spiega, per questo viene preso di mira e colpito. Ma questo nostro Museo è legato fondamentalmente a un grande volontariato. Abbiamo appena compiuto anche notevoli scoperte, aggiornando lo schedario dei prigionieri di via Tasso e portandolo a 1300 nomi, e abbiamo rilevato anche una porta segreta che probabilmente consentiva a spie e traditori di entrare tranquillamente nella prigione delle Ss senza essere visti. Ma come avviene da sempre tutto questo si basa fondamengtalmente su un lavoro importante di volontariato. Occorrerebbe invece un sostegno diverso, anche per risolvere gli aspetti di vigilanza come quelli possibili ma costosi del sistema di controllo delle telecamere, un sostegno analogo a quello di altre grandi istituzioni consorelle in tutta Europa. Penso al museo della resistenza olandese o a quello di Anna Frank, che in Olanda godono di un’attenzione ben diversa. Comunque sia questo nuovo insulto non ci intimorisce, anzi dimostra che nonostante le difficoltà il Museo è un organo vivo e frequentato ogni giorno da giovani che vogliono sapere e ricordare.
Paolo Brogi

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