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Portuense, palazzine al posto del parco archeologico

PORTUENSE, IL QUARTIERE CHE VUOLE IL PARCO ARCHEOLOGICO. MA COMUNE E MUNICIPIO XV AUTORIZZANO LA COSTRUZIONE DI DUE PALAZZINE !
Questa la denuncia del consigliere dei verdi del XV Municipio Giuseppe Teodoro: 
Roma, 18 febbraio ’10
  Desta stupore l’atteggiamento di intransigente fermezza con cui il Municipio XV ed il Comune di Roma, ognuno rimpallando all’altro competenze e responsabilità, negano alla cittadinanza tutta del quartiere Portuense la realizzazione di un Parco Archeologico di grande respiro, laddove, in un’area verde prospiciente via Prospero Colonna, dovrebbero sorgere ben due palazzine residenziali.
A difesa del Parco sono intervenuti tanti cittadini e ben due comitati (“Salvaprosperocolonna” e “Largo Ruspoli”), con raccolte di firme, petizioni, esposti e ricorsi, per far desistere le autorità comunali e locali dall’infausto progetto di cementificare un’area storicamente destinata a verde pubblico, sede di importanti reperti archeologici (si ipotizzano in quell’area i resti della Basilica perduta di Papa Giulio), e peraltro geologicamente instabile (la zona è meglio nota alle cronache come “I Grottoni”, per via delle numerose caverne ed interstizi che la caratterizzano).
Ma v’è di più: Comune e Municipio, alleati in un insolito sodalizio cementificatorio, hanno promesso in cambio la realizzazione di una strada di cerniera tra via della Magliana e viale Prospero Colonna.
Invero, l’infrastruttura stradale, è più temuta che invocata, perché andrebbe a congestionare aree e territori ancora sottratti al caos del traffico automobilistico!
Così, al danno del cemento e dell’asfalto si aggiungerebbe la beffa del traffico: ecco perché un folto gruppo di cittadini si è mobilitato per invocare spazi verdi riqualificati e fruibili, da contrapporre – non solo – alle opere edificatorie, ma anche ai collaterali progetti infrastrutturali, che comprometterebbero per sempre il delicato equilibrio urbanistico e paesaggistico del territorio, senza tuttavia risolvere gli annosi problemi di traffico, ma anzi, richiamando ulteriore rumore ed inquinamento.
Peranto, i Comitati coinvolti, riuniti in un unico organismo civico, stanno elaborando iniziative clamorose per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica nei confronti di un progetto scellerato, che nessuno vuole e che si ritiene unanimemente dannoso per la collettività.
                                

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