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Domus Aurea: Bondi “utilizzeremo parte dei 32 milioni a disposizione dell’area centrale”

SUMMIT AL CROLLO

Le autorità alla Domus Aurea: soldi subito

Bondi sul commissario straordinario: «Utilizzeremo parte dei 32 milioni messi a disposizione per l’area centrale»

Il sopralluogo
Il sopralluogo

ROMA – Sorvolano sulla possibile riapertura della Domus Aurea nel 2011, ma su un punto sono tutti d’accordo: far convergere qui quante più risorse possibili. E naturalmente ecco una riprova della bontà del commissariamento dell’area archeologica centrale di Roma, scelta dell’asse Alemanno-Bondi a suo tempo contestata. Un summit improvvisato a metà pomeriggio, di fronte alla frana che ha sconvolto la pertinenza traianea adiacente al corpo della Domus Aurea, vede partecipare il sindaco Gianni Alemanno, il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, il commissario all’area archeologica centrale Roberto Cecchi, il sovrintendente archeologico di Roma Giuseppe Proietti, il direttore dei lavori in corso nell’area Luciano Marchetti, il sovrintendente comunale Umberto Broccoli. Più uno stuolo di archeologi, guidati da Fedora Filippi preoccupatissima per i custodi che non ubbidiscono e sono rientrati dentro la Domus da dove vengono poi richiamati indietro dai carabinieri.

Le autorità
Le autorità

SORRISI AMARI – Il sindaco sdrammatizza con una battuta: «Ma dopo 1900 anni proprio ora doveva succedere?». «Sarà per il maremoto politico», gli replica prontamente Broccoli. Ma sono sorrisi amari. Tutti hanno comunque tirato un sospiro di sollievo, sotto la volta crollata c’era un deposito di reperti frequentato da restauratori e oggi per fortuna non c’era lì nessuno. «E’ una piccola cosa – mormora il ministro – ma ci poteva essere un incidente serio…». «Utilizzeremo attraverso il commissario straordinario parte dei 32 milioni messi a disposizione per l’area centrale e Ostia Antica – annuncia Bondi al termine del sopralluogo -. Il commissario deciderà man mano quanto gli serve impiegare qui». Al momento l’intervento di impermeabilizzazione di circa 2500 metri quadri del Colle Oppio, sopra la Domus Aurea, è finanziato con due milioni e mezzo di euro. La parte crollata però è fuori da questo progetto.
COMMISSARIO «SCELTA LUNGIMIRANTE» – «Chiederò al governo maggiore consapevolezza per questa area così vulnerabile – aggiunge il ministro -. Parlo della Domus aurea ma anche del Palatino, ovviamente. Un fatto è certo: la scelta di aver creato un commissario è stata lungimirante. Ma noi siamo pronti a mettere a disposizione anche nuove risorse straordinarie». Il commissario Roberto Cecchi, accanto, annuisce e spiega: «Il mio ufficio ha redatto da poco un rapporto sulle criticità maggiori, nel frattempo abbiamo già approvato 70 progetti di restauro e consolidamento, 25 infine sono quelli avviati. E’ evidente che dovremo accelerare alcuni interventi». L’ingegner Luciano Marchetti, ex sovrintendente regionale, aggiunge: «L’importante non sono comunque i fondi, ma il fatto che ci sia una sequenza di programmazione». Il sindaco Alemanno conclude: «Abbiamo subito messo a disposizione del commissario questo terreno che è comunale. Mi preoccupa che quello crollato fosse anche un giardino calpestabile. Abbiamo un commissario, si dimostra una scelta pronta e necessaria. Quanto ai fondi, per altri monumenti come il Colosseo abbiamo pensato anche a interventi di sponsor privati».

Paolo Brogi
30 marzo 2010© Corriere della Sera RIPRODUZIONE RISERVATA

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