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I serbi si scusano per Srebenica. Però la parola genocidio è tabù

Il Parlamento serbo si è scusato per la strage di Srebenica. La dichiarazione in diretta tv. Non è stata però usata la parola genocidio.
Allora occorre ricordare che cosa è stata la strage di Srebenica.  
L’11 luglio del 1995 a Srebrenica, le forze serbo-bosniache massacrarono oltre 8000 musulmani bosniaci. Mutilazioni, sevizie, stupri, sepolture di vivi. E poi un’enorme fossa comune.
Anche l’Onu ha avuto una grande responsanbilità nella strage. Era stato infatti assegnato a militari olandesi il compito di difendere la popolazione musulmana della città. Di fronte alle milizie paramilitari serbe di Mladic però gli olandesi fuggirono senza difendere i civili islamici, favorendo così la strage. 

Un genocidio come ha più volte denunciato tra i tanti anche Jasmina Tesanovic, attivista, femminista delle Donne in nero di Belgrado, scrittrice e blogger, autrice, tra l’altro, di quel celebre Diary of a Political Idiot, scritto in rete durante la guerra del Kosovo e il bombardamento della Serbia.

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