Informazioni che faticano a trovare spazio

Grazie a Innocenzi l’Agcom nella bufera, un ritratto del Garante Calabrò

Dal Blog di Daniele Martinelli, giornalista, candidato ora in Lombardia per l’Idv, ecco un ritratto di Antonio Calabrò, Garante dell’Agcom finita ora sotto inchiesta – attraverso il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi – per le trame contro Annozero gestite dal premier Berlusconi. Un vecchio pallino anche di Calabrò, a quanto pare, prendersela con Annozero. Ecco il mini-ritratto che ricaviamo dal blog diu Martinelli. Non sappiamo quanto esaustivo, certamente interessante. Se Calabrò volesse ribattere, questo blog è certamente a sua disposizione.

febbraio 2nd, 2008 

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Il garante Corrado Calabrò tuona contro Michele Santoro colpevole d i violare il pluralismo ad Annozero.
Da che pulpito! Per il suo incarico affidatogli su indicazione di Gianfranco Fini guadagna 420 mila euro l’anno, il 50 per cento in più di un ministro!
Un premio che Corrado Calabrò si aggiudicò abdicando la poltrona di presidente del Tar del Lazio. Quel giorno aveva escluso dalla competizione elettorale regionale la lista di Alessandra Mussolini, coinvolta suo malgrado nel polverone di Laziogate di cui non ne aveva nessuna colpa.

Corrado Calabrò è uno di quei magistrati che ha sempre amato i doppi incarichi e i tripli stipendi.
Pur essendo un giurista, negli ultimi 40 anni ha passato più tempo nei dintorni della politica che non nelle aule giudiziarie! Iniziò nel 1968 da capo della segreteria tecnica di Aldo Moro, ruolo che gli aprì una collezione di incarichi arrivata a quota 12 da capo di gabinetto in 11 anni, prolungati nei governi Dini e Prodi.
Nel solo 1991 Calabrò sbrigò arbitrati per quasi 60 miliardi di lire in valuta attuale, sui quali la percentuale spettante al giudice oscillava fra l’1 e il 3 per cento.
Calabrò è uno dei fieri oppositori della riforma sull’incompatibilità fra il lavoro di giudici e di altri incarichi bocciata decine di volte!

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