Informazioni che faticano a trovare spazio

Licata, assalto di indigenti al Comune. Al grido di “pane…pane”

Ricevo da Lillo Venezia questo resoconto che sembra una pagina dell’800 e invece riguarda l’oggi. Lillo scrive da Catania, da lì ha avuto notizie su Licata, in questo grosso paese dell’agrigentino (39 mila abitanti) pochi giorni fa c’è stata una rivolta, un centinaio di persone hanno assalito il Comune al grido di “pane…pane”…
Peccato che non ci sia più Rosa Balistreri, i testi spesso glieli preparava Ignazio Buttitta, diventò famosa cantando in “Ci ragiono e canto” insieme a Dario Fo. Chissà cosa avrebbe cantato ora…
Radio Fly di Licata da quassù, sul continente, purtroppo non si prende. Allora sentiamo Lillo:

“Licata è una ridente cittadina sul mare – mi scrive Lillo -, dove spesso manca l’acqua,ma dove nei paraggi si gira il ciak del commissario Montalbano ( alias Zingaretti). 
La rivolta ovvero l’occupazione violenta del municipio da parte di centinaia di indigenti, nel vero senso della parola,è avvenuta il 22 marzo. 
La stanza del sindaco e quellew degli assessori sono state messe a subbuglio, le suppellettili completamente distrutte e buttate fuori sulla strada.
Da tempo gli assalitori non ricevevano i contributi sociali del comune  che erano e sono gli unici mezzi di sostentamento  delle proprie famiglie.
E’ una condizione diffusissima in Sicilia e nel meridione, che stante la situazione potrà essere la causa di tante simili rivolte nei paesi e nelle piccole città.
Solo  poche righe nelle pagine locali sici8liane. 
E’ evidente che è meglio non fare sapere.In fin dei conti non ci è scappato il morto e gli amministratori, colpevoli in parte, si sono dovute subire “dieci minuti di straordinaria follia”.
La notizia è passata come un lampo sul web. Un semplice rigo, con orario e descrizione.
E’ probabile che nella cronaca agrigentina della Sicilia e del Giornale di Sicilia abbiano scritto della vicenda, almeno per un giorno. 
Ciao, Lillo

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