Informazioni che faticano a trovare spazio

Lucarelli sull’Unità: Brescia, il processo, il silenzio

Brescia: la bomba e il silenzio

di Carlo Lucarelli
L’Unità – 12.3.2010
 

Lo so, è naturale, volete che non lo sappia io che sono un giallista? La cronaca nera attira e interessa, ed è giusto così perché rivela la metà oscura della nostra convivenza, le ferite, i problemi delle nostre comunità. Soprattutto quando torna a colpire a distanza di anni.
È naturale ed è anche importante che il processo per l’omicidio di Simonetta Cesaroni (quello di via Poma, secondo la brutta ma naturale abitudine di chiamare i casi col nome del luogo) sia sulle prime pagine e nei talk show della mattina, del pomeriggio e della sera, soprattutto adesso che è morto uno dei suoi più ricordati testimoni. Come è importante analizzare le affermazioni contraddittorie sull’omicidio di Meredith Kercher (il delitto di Perugia) o chiedersi che stia succedendo con quelle ossa ritrovate a Roma misteriosamente composte da mano ignota.
Importante e intrigante, lo ripeto, sono un giallista, lo so, e ritengo anche che una cosa non renda l’altra meno forte o meno legittima.
Però in questi giorni si sta tenendo a Brescia un altro processo di cui non mi sembra di leggere o vedere abbastanza, anzi, quasi per niente. È quello per la strage che a Piazza della Loggia il 28 maggio del 1974 uccise otto persone e ne ferì quasi cento. È importante quel processo, perché nelle udienze che si stanno tenendo, oltre a cercare di definire chi è stato e perché, si sta disegnando la storia d’Italia, quella oscura, segreta e misteriosa, degli anni 70. È importante e anche intrigante.
Non mi sto tirando fuori, mi unisco anch’io al numero delle persone a cui rivolgo questo modesto appello assieme ai familiari delle vittime che si battono da ormai più di trent’anni per verità e giustizia: occupiamocene un po’ di più di questo processo.

Ultimi

Ancora dossieraggi e schedature

Tornano dossier e schedature. Il video che è stato...

Podlech, il Cile lo ha condannato all’ergastolo

ERGASTOLO CILENO PER ALFONSO PODLECHI giudici cileni hanno aspettato...

Era ubriaca…

“Era ubriaca, così ha favorito chi le ha fatto...

Il family day del governo

Nepotismo, argomento che sembra rinverdire alla luce del governo...