Dopo 16 anni di depistaggi e manomissioni della verità, grazie al libro NATO: COLPITO E AFFONDATO, la Procura della Repubblica di Trani riapre il caso. Purtroppo, non basta perché occorre infrangere i segreti militari dell’Alleanza atlantica e degli stati ossequienti (Italia in primis). Così, grazie alla tenacia di un giornalista e alla lungimiranza di un politico, la strage targata Nato approda in Parlamento. Obiettivo: giustizia attraverso un’apposita Commissione parlamentare d’inchiesta. Il primo appuntamento di una lunga serie è la conferenza stampa di martedi 9 marzo alle ore 14,30, presso la Camera dei Deputati (sala Mappamondo). Leoluca Orlando e Gianni Lannes inizieranno ad abbattere il muro di gomma. Non basta: ci vuole un movimento civile della società.
Orlando e Lannes chiedono al Governo italiano – come primo atto di buona volontà – il recupero immediato dei resti umani a 243 metri di profondità.
(Vedi la storia del peschereccio affondato di fronte al Montenegro da un missile Nato in un precedente “post” di questo Brog)