Informazioni che faticano a trovare spazio

Ancora sulla mensa di Adro. La responsabile scrive: un signore marocchino da Roma ci ha mandato un contributo

Anvcora notizie da Adro, la cittadina dove è scoppiato il problema mense e dove un anonimo imprenditore ha versato 10 mila euro per sanare il debito e consentiro a tutti i bimbi di usufruire dei pasti.
Oggi la responsabile del servizio ha scritto a tutti gli utenti quanto segue :

“A tutti gli utenti,  
Ritengo opportuno quale Presidente dell’Associazione, dopo quanto è successo in relazione alla possibilità dell’allontanamento dal servizio mensa, dalla negativa  pubblicità derivata a livello nazionale e oltre precisare quanto segue:

  • L’associazione è gestita da volontari in rappresentanza di tutti  gli utenti
  • L’associazione si è sempre impegnata alla fornitura dei pasti con  prodotti di prima qualità
  • Non è mai stato negato l’accesso in mensa ai bambini per ritardati o mancati pagamenti in quanto non di nostra competenza
  • La gestione della mensa scolastica di Adro è sempre stata un fiore all’occhiello per la comunità e desidero che torni ad esserlo come desidero che finiscano tutte le polemiche, i raduni o le manifestazioni davanti alla scuola nel rispetto dei bambini, di chi lavora gratuitamente, del personale addetto che si è sempre adoperato al meglio rispettando fin dove possibile anche esigenze di carattere personale o esigenze di carattere culturale
  • Ritengo giusto che chi paga regolarmente non paghi anche per gli altri,  per questo in Comune c’è un servizio di assistenza sociale a cui rivolgersi ed un’ amministrazione che di conseguenza deve intervenire. Ritengo anche, purtroppo, che già qualcuno paghi per gli altri ad esempio per gli evasori fiscali che chiedono comunque di essere inquadrati in fasce di reddito convenienti.
  • Io mi auguro che comunque per i mesi a venire le famiglie si impegnino a rispettare la tempistica dei pagamenti perché penso siano coscienti che se non pagano, i bambini non verranno allontanati dal servizio ma la mensa dovrà chiudere
  • Sarete già a conoscenza  che un cittadino ha versato una somma di € 10.000 per far pronte a quanto non pagato e si è impegnato a pagare anche le eventuali rette dei mesi seguenti lasciando a mia discrezione quali somme coprire. Vi informo anche che un residente in Roma di nazionalità marocchina ha provveduto ad un bonifico in aiuto alle famiglie morose specificando di non fare distinzione fra adrensi o extracomunitari o non residenti. Una signora residente a Chiari titolare di una pensione minima ha inviato in Comune un assegno di € 70, un signore residente  a Trento, ha provveduto ad un altro bonifico.
  • Quanto sopra mi fa ricredere sulla stupidità, l’egoismo ed il razzismo dimostrato. Sia ben chiaro a tutte le famiglie in arretrato con i pagamenti che i contributi versati di cui sopra non li autorizza a non pagare, nel rispetto per chi ha provveduto per conto loro per tamponare la situazione, chiedo una dimostrazione di buona volontà  pagando secondo le loro reali possibilità e nei tempi che ritengono loro favorevoli almeno nel rispetto di chi ha provveduto per conto loro, per la loro dignità e per un vivere civile.

Per quanto mi riguarda sono pronta a dimettermi, risiedo da 15 anni a Erbusco ma mi ritengo ancora una cittadina di  Adro, e vorrei andare fiera del mio paese, questo non lo ritengo buonismo ma buon senso. Forse fermarsi un attimo a riflettere su quanto è successo e sulla figuraccia che abbiamo fatto potrebbe fare solo bene a tutti per una civile convivenza inevitabile per il futuro”.

Paganotti Giuseppina

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