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L’Anpi chiede di vietare la “marcia su Roma” di Casapound-Bloccostudentesco del 7 maggio

Dal blog Dazzebao riprendo:

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La marcia su Roma. L’Anpi un oltraggio alla Resistenza
Lunedì 19 Aprile 2010 17:26

ROMA – Sale l’indignazione generale su quella che si preannuncia una vera e propria provocazione contro i valori della Resistenza e in barba alle leggi italiane che condannano fermamente qualsiasi apologia al fascismo. Blocco studentesco e Casa Pound, gruppi dell’estrema destra romana, hanno, infattti, organizzato nella capitale una “Marcia su Roma” per il prossimo 7 maggio, a pochi giorni dalla consueta festa della Liberazione del 25 aprile.

L’Anpi Roma e Lazio assieme ad altre associazioni anti fasciste hanno fatto sapere di essere “fortemente allarmate per la spirale di violenza politica in cui sembra essere scivolata la nostra città e in particolare per l’incombente ‘marcia su Romà che gruppi di indubbia radice fascista stanno organizzando per il prossimo 7 maggio. Chiedono quindi ai rappresentanti delle istituzioni che in questa occasione si pronuncino nettamente contro ogni forma di fascismo e neofascismo e si attivino per evitare alla città di Roma, medaglia d’oro per la Resistenza, l’oltraggio di vedere nelle proprie strade rivisitazioni di quella ‘marcià che segnò l’inizio della dittatura fascista”.

Secondo Massimo Rendina, presidente dell’Anpi di Roma e Lazio questo evento produrrà inevitabilmente una “frattura fra le associazioni antifasciste, partigiane, di internati e deportati e quelle istituzioni che disattendono le leggi democratiche e la Costituzione che hanno il dovere di difendere per loro specifico mandato”. Dello stesso parere anche Ivano Peduzzi, esponente della Federazione della Sinistra regionale: “ “Per fermare questa degenerazione estremista, figlia dell’ignoranza e del fanatismo, – ricorda Peduzzi -la mobilitazione popolare e delle forze democratiche da sola non basta . Questa volta le istituzioni e le autorità non devono tacere. Abbiano il coraggio di una presa di posizione forte: non autorizzino il corteo di questi mistificatori che vogliono cancellare dalla memoria collettiva i misfatti e il dolore causati dalla dittatura fascista”.

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