Informazioni che faticano a trovare spazio

Su “Acca Larenzia” minacce a Desario del Messaggero per aver denunciato i favori ai Giannotta

“Esprimiamo la nostra solidarietà al giornalista del Messaggero Davide Desario che da questa mattina è stato fatto oggetto di pesantissimi attacchi da parte di pseudomilitanti dell’estrema destra romana, nel profilo facebook “Acca Larenzia”, per il semplice fatto di aver messo in luce la verità denunciando ieri sul quotidiano l’assegnazione poco trasparente di immobili di proprietà dell’Ama ad un’associazione culturale. Chiediamo al Sindaco Alemanno di condannare immediatamente questi comportamenti intimidatori che sono il segno di una cultura violenta e volgare. Nel merito la denuncia fatta sulla gestione delle proprietà immobiliari di Ama srl è indiscutibile tant’è che lo stesso Sindaco è stato costretto ieri ad intervenire immediatamente chiedendo il ritiro dei locali concessi. Rinnoviamo ancora una volta la solidarietà del gruppo al giornalista Desario, “colpevole” per qualcuno probabilmente di aver fatto emergere una realtà inquitante di una gestione privatistica e familistica del bene pubblico” lo ha affermato in una nota il Gruppo Consiliare del Pd al Comune di Roma.

In effetti una lettura veloce del sito su Fb  mostra livelli preoccupanti. Tipo il signor Pierre Manconi il cui intervento è così riassunto: “Manganello”. Un altro, tale Fabrizio Sabatino, scrive più in generale: “Il Messaggero come l’Unità carta per pulirsi il culo gestita da infami e massoni”. La successiva intelocutrice ci aggiunge il Corriere della sera. I Giannotta  figurano con l’intervento di una giovane della famiglia. Gli interventi non ce l’hanno solo con Desario (ma coinvolgono anche il padre e la sua famiglia) quanto un po’ con tutti i giornali che non sono allineati con loro. Conclusione ora: la Digos e i carabinieri non vedono questa roba sul sito facebook “Acca Larenzia”? I reati non sono difficili da scoprire…

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