Portuali in lutto, morto l’ex viceconsole Pezzolo
26 maggio 2010
Pezzolo aveva ricoperto a lungo anche l’incarico di viceconsole, a fianco di Paride Batini.
Questo il comunicato di Rifondazione comunista, di cui Pezzolo era un militante:
«La Federazione genovese e il Comitato Regionale del Partito della Rifondazione Comunista piangono la scomparsa del compagno Amanzio Pezzolo. Dopo Paride Batini, con il quale Amanzio aveva condiviso tante battaglie, se ne va un’altra figura storica del movimento operaio genovese. Portuale, per anni Viceconsole della Compagnia Unica, Amanzio si é sempre battuto con intelligenza e fermezza per la difesa dei diritti dei lavoratori portuali. Sempre vicino ai deboli e agli emarginati, é stato anche tra i promotori di importanti esperienze di volontariato sociale nel territorio. Comunista coerente, militava da anni in Rifondazione Comunista. Ciao Amanzio, un ultimo saluto a pugno chiuso per salutarti e per dirti che continueremo a batterci per l’uguaglianza e il socialismo! Come hai fatto tu nella tua bella vita».
Un ricordo è arrivato anche dall’Arci .Ecco la dichiarazione di Walter Massa, presidente Arci Liguria e Gabriele Taddeo, presidente Arci.
Amanzio Pezzolo, un grande uomo capace di essere “semplicemente” amico sincero e compagno in tante battaglie
Poco dopo più di un anno dalla morte di Paride Batini, a pochi giorni dalla scomparsa improvvisa di Edoardo Sanguineti un altro grave lutto colpisce la nostra città: è mancato oggi Amanzio Pezzolo, già vice console della Culmv. Entrato in Porto nel 1961, ne è uscito nel 2001: quarant’anni di vita, di lotte con i compagni della Compagnia Unica, tappe della storia italiana e non solo vissute in banchina. Amanzio è stato anche generosamente presente nella vita politica di Genova e narratore delle vicende del porto dai palcoscenici cittadini, dove è stato protagonista di “ Camalli, storie vissute e narrate dalle genti del Porto di Genova” e “Gente di terra e di mare”, di cui era anche autore. Ci piace ricordarlo col suo berretto blu, i baffi e quello sguardo da cui si intuiva una vita dura, piena di fatica ma anche di soddisfazioni, e soprattutto la convinzione di aver fatto parte di un mondo particolare, forse privilegiato un mondo che il nostro Tom benetollo chiamava “la parte giusta della vita”. Ci mancherai, Amanzio.