Ricevo da EveryOne:
Caschi bianchi pattugliano Milano a caccia di Rom
 
di Alfred Breitman – Gruppo EveryOne
Milano,  22 agosto 2010. Pattugliano in bicicletta le strade di Milano. Il loro  compito è quello di allontanare i Rom, i senzatetto, i poveri dai luoghi  in cui sostano per chiedere l’elemosina o semplicemente per ripararsi  dal sole. Sono i “caschi bianchi” e il percorso fisso delle loro ronde  prevede il passaggio davanti alle chiese: luoghi sacri dove in tutto il  mondo è concesso da secoli agli esseri umani che si trovano in stato di  indigenza di procurarsi i mezzi di sussistenza grazie alla carità dei  più fortunati. Di fronte alle ragioni della forza e dell’intolleranza, a  Milano e in Italia perde valore anche la saggezza riposta nella  Costituzione, che all’articolo 3 recita: “È compito della Repubblica  rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di  fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno  sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i  lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.  La Repubblica, al contrario, usa il suo potere e i suoi strumenti  autoritari per… rimuovere chi è povero, escluso e disagiato. Ci si  chiede chi autorizzi le azioni quotidiane delle “ronde” e quale legge  violino le persone indigenti costrette a mendicare dall’inadeguatezza  della stessa Repubblica, visto che anche la Corte Costituzionale, con   la sentenza n. 519 del 1995, ha dichiarato illeggittimo il “reato di  mendicità non molesto”. Abbiamo seguito le operazioni delle ronde,  rilevando come i Rom e i senzatetto vengano allontanati dal sagrato  delle chiese – che oltretutto sono proprietà del Vaticano – e dalle vie  della città nonostante non molestino nessuno.
Nella foto di Steed Gamero, i “caschi bianchi” di Milano allontanano due senzatetto dal sagrato di una chiesa

