L’autopsia sul corpo di Vittorio Brogi, mio fratello, eseguita lunedì, non è stata una vera autopsia e non ha fornito al momento indicazioni utili. Il medico legale Martina Focardi ha infatti preso atto che già in precedenza era stata effettuata un’altra autopsia dai medici dell’ospedale Santa Chiara. Quindi il medico legale incaricato dal pm Sisto Restuccia ha prelevato una serie di “vetrini” e aspetterà la realazione dell’autopsia fatta dall’ospedale nelle prime ore dopo il decesso. Su questo aspetto ho indirizzato questa sera una lettera aperta al direttore generale dell’ospedale Santa Chiara di Pisa che riporto qui di seguito.
Al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Pisana Santa Chiara, Carlo Tomassini
Gentile direttore, sono Paolo Brogi fratello di Vittorio deceduto nella notte tra il 12 e il 13 ottobre nel reparto di n neurochirurgia 1 dell’ospedale.
Apprendo oggi che l’autopsia sul corpo di mio fratello ordinata dalla magistratura ed effettuata lunedì 18 non ha potuto dare i risultati che ci si aspettava perché era stata già fatta in precedenza nella mattinata immediatamente successiva al decesso un’autopsia da parte dell’azienda sanitaria che ha pregiudicato il campo d’indagine.
Mi chiedo se un’azienda sanitaria possa fare un’autopsia repentinamente senza informare la famiglia e senza porla in condizione di presentare all’atto un proprio medico di fiducia.
Tutto ciò tenendo anche conto che nella nottata mio nipote, figlio di mio fratello, aveva già presentato una denuncia alla polizia i cui agenti erano intervenuti personalmente nella corsia d’ospedale.
A prescindere dalla legittimità o meno dell’operato dell’azienda sanitaria mi chiedo come questo ente pubblico possa procedere in questo modo senza avvertire nessuno e soprattutto la famiglia.
Paolo Brogi
Roma, 19 ottobre 2010