Nazione e Tirreno continuano ad occuparsi della morte di mio fratello Vittorio. Ecco l’articolo uscito sul Tirreno sabato 23 ottobre, in cronaca di Pisa.
L’ingegnere è morto tra il 12 e il 13 ottobre dopo un intervento chirurgico, indaga la magistratura
IL CASO BROGI ARRIVA IN PARLAMENTO
La commissione di Leoluca Orlando chiede chiarimenti al dg dell’Azienda ospedaliera
PISA. Anche la Commissione parlamentare d’inchie-
sta sugli errori in campo sanitario si sta occupando del-
la morte di Vittorio Brogi, l’ingegnere lucchese decedu-
to dopo un’operazione all’Azienda ospedaliera pisana
nella notte tra il 12 e il 13 ottobre. Il presidente Leoluca
Orlando ha scritto al direttore generale dell’Aoup Carlo
Tomassini, chiedendo una relazione sulla vicenda.
«Le sarò grato – scrive Orlando
– se vorrà far pervenire
alla Commissione parlamentare
d’inchiesta che presiedo
relazione recante elementi
di conoscenza su
quanto accaduto e, in particolare,
con riferimento ad
un’autopsia che sarebbe stata
effettuata “senza informare
la famiglia e senza porla
in condizione di presentare
all’atto un proprio medico
di fiducia”».
Intanto il professor Raffaele
Pingitore, direttore dell’Unità
operativa di Anatomia
Patologica III Universitaria,
ha inviato al direttore generale
Tomassini una nota riguardante
l’autopsia.
«Il riscontro diagnostico
sulla salma di Vittorio Brogi,
nato a Firenze il
02/04/1935 e deceduto il
13/10/2010 alle ore 00.25 – si
legge – è stato eseguito su richiesta
del Reparto di Neurochirurgia
I Universitaria
(prof. Parenti) autorizzata
dalla Direzione Sanitaria. È
stata data comunicazione
della disposizione del riscontro
diagnostico al posto fisso
di polizia (come da accordi)
alle ore 9.38 via fax. L’autopsia
è iniziata alle ore 9.50
circa. Intorno alle ore 13, appena
abbiamo avuto comunicazione
telefonica ufficiale
dal posto fisso di polizia di
interrompere l’autopsia e di
trasferire la salma in Medicina
Legale, abbiamo provveduto
».
Come noto, sulla morte di
Brogi la procura della Repubblica
ha aperto un’inchiesta
in seguito all’esposto
presentato dai familiari
dell’ingegnere. Due medici
sono stati iscritti nel regi
stro degli indagati.