Informazioni che faticano a trovare spazio

Un pestaggio tenuto in frigo per cinque giorni

L’avvocato Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, ricorda dal palco della fiaccolata del 16 ottobre il pestaggio che ha ridotto in fin di vita la povera infermiera rumena. Dice che non bisogna abbassare la guardia contro l’intolleranza, guai a sottovalutare e a minimizzare.

La piazza gremita in Largo 16 ottobre accompagna queste parole con un giusto applauso.

Però.

Però bisogna anche ricordare che il pestaggio della povera infermiera rumena è stato reso noto solo martedì scorso.

E tra le righe si è poi appreso che risaliva addirittura al venerdì prima.

Venerdì, sabato, domenica, lunedì…Quattro giorni in cui non è risultato  nulla. Gli stessi probabilmente in cui alla sera i redattori di cronaca dei nostri giornali quando hanno fatto il giro consueto di telefonate alla sala operativa della Questura di Roma e ai carabinieri si saranno sentiti dire che non è successo nulla. Succede spesso, mi dicono. “Novità?”. “Nessuna, tutto tranquillo…”, rispondono.

C’è così poi chi dice che a Roma i reati sarebbero in calo. Forse sarà anche vero, certo non aiuta sapere che i crimini vengono a volte rimossi, tenuti nascosti, rimandati…

Cinque giorni per sapere. Aiutere bbe peraltro poi appurare come sia uscita alla fine la notizia della infermiera colpita. O no?

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