Dieci questioni sul signor B.
Festini. Non è una singola orgetta, sono tantissime orgette, insomma una pratica ripetuta e consolidata. Le escort sono spesso minorenni e povere. Non devono però dire al signore: “Faccio marchette”. No, questo no. Altrimenti vengono rimproverate.
Minorenni. Sono segnalate in molte occasioni, secondo quanto emerge dall’inchiesta. A volte però nella pre-selezione venivano escluse le più acerbe, un tocco da parte dei procacciatori del signor Berlusconi. Parecchie però sono finite ad Arcore, che sulla rete è diventata ora Hard-core.
Procacciatori. A selezionare e spedire alle ville del signore provvedono persone dello staff politico-giornalistico del suo partito. Ecco a cosa serve un partito. In questo eccelle Emilio Fede che secondo quanto riferito da più testi partecipa ai concorsi di bellezza e a partire da lì sceglie le ragazze, facendole passare prima in redazione del Tg4 (a proposito i colleghi della testata e del Comitato di redazione? Come le tre scimmiette? E che dice l’Ordine dei giornalisti? Idem come prima?), accompagnandole di persona con un sistema consolidato di auto più auto civetta antipaparazzi e infine partecipando pure all’orgetta.
Apprendiamo che il sistema prevede perfino la partecipazione episodica perfino di sindaci come quello in carica a Parma che segnalano al signore signorine varie, danno numeri di telefono ecc.
Intermediazioni. Tutto questo giro di ragazze frutta soldi. A chi e quanto?
Cellulare. Il numero del cellulare del signore viene distribuito alle ragazze. Così quando le poverette hanno qualche problema telefonano, esattamente come deve aver fatto Ruby-Rachida-Karima quando è stata fermata con l’accusa di furto.
Sicurezza 1, la fermata. Il signore per farsi le sue serate indisturbate non arretra di fronte a nulla. A Roma ha fatto eliminare perfino una frequentatissima fermata di linee di autobus in via del Plebiscito. Per sicurezza.
Sicurezza 2, le scorte. Impallidiscono le scorte d’antan, fino alla fantasmagorica otto uomini al piano per il senatore Andreotti. Ora il Copasir chiede conto di ben 400 uomini armati anche di armi non d’ordinanza per proteggere Berlusconi. E si chiede conto di questo caposcorta arrivato dalla security Standa, l’uomo delle telefonate. Finalmente si è svegliato il Copasir, pensate che fin o ad oggi non si era reso conto di queste iperfetazioni di uomini e armi intorno al signor Berlusconi.
Erba. Nelle camere della villa in Sardegna le ragazze trovavano anche un po’ di marijuana. Lo riferisce Nadia Macrì, escort. Alla faccia della legge voluta dal centro destra che ha criminalizzato anche la cannabis. Dovunque, meno che in casa del signore.
Pin-up. Berlusconi le ha sempre usate. Pensate che quando il povero Chavez è venuto a Roma si è ritrovato a fianco, a cena, la prosperosissima venezolana Ayda Yespica. L’aveva convocata Berlusconi, un “regalino” al rustico commensale. D’altronde questa è una fissa per lui: quando avviò il suo impero tv, ideò anche un format che poi prese nome di “Colpo grosso”. Un conduttore grassoccio, Staila, che amministra quiz di serie B in mezzo a ragazze che a seconda delle risposte si spogliano. Gli albanesi sintonizzati sulle tv italiane ci andavano pazzi, salvo poi scoprire una volta qui che l’Italia era un po’ diversa. Colpo grosso però andò su odeon Tv, per Mediaset era troppo spinto. Berlusconi è sempre stato attento alla famiglia italiana.
Soldi. Berlusconi paga le ragazze e le ragazzine, regala Swaroski, fa trovare auto. Questa dei soldi, a svaligiate è una fissa: fin e anni ’70 arrivò a Cannes con una valigetta 24 ore piena di dollari, un moido a quel tempo inusitato nell’ambiente delle compere tv, per acquistare la prima serie di Dallas e il Mundialito. Domanda: dove li aveva presi tutti quei dollari fruscianti?