Vicenda “vajasse”, chi se non meglio del quotidiano napoletano “Il Mattino” ha da documentarne gli sviluppi? Ecco gli aggiornamenti. Il primo viene dal sito di Mara Carfagna che apre con un’intervista comparsa sul giornale partenopeo. Il giornalista torna sulla nota storia, le ricorda che Alessandra Mussolini le ha scattato una foto col capogruppo finiano Bocchino. E lei: «Quello è stato un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona che l’ha commesso. A Napoli le chiamano le “vaiasse”… La Mussolini è colei che in campagna elettorale disegnava le corna sui miei manifesti, che ha portato i cannoli alla conferenza stampa con Alfano. In un partito serio una ”signora” del genere sarebbe stata messa a tacere, invece mai nessuno ha avuto il coraggio di bloccarla…”.
Atto secondo, il Mattino di oggi martedì 23 novembre online torna alla carica fotografando questo incontro alla Camera: Cosentino e Mussolini. Ecco il resoconto:
ROMA (23 novembre) – Alessandra Mussolini cambia idea e annuncia di votare la fiducia al governo. Complice del ripensamento è Nicola Cosentino che, a nome di tutti i campani di Camera e Senato, le ha manifestato solidarietà dopo lo scontro con il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna. I due si incontrano alla buvette di Montecitorio. Il coordinatore del Pdl campano le va incontro e le dice: Alessandra a nome di tutti ti manifesto la solidarietà per quanto accaduto». La nipote del Duce non ci pensa due volte lo ringrazia e gli dà un bacio sulle labbra: «E’ stato un bacio di amore politico – spiega ai cronisti – io poi sono una donna decisa, anche con mio marito, non ho aspettato che lui mi chiedesse di sposarlo, l’ho fatto io». Nonostante la minaccia di non votare la fiducia sia rientrata, la deputata del Pdl non placa la rabbia nei confronti della Carfagna: «Non si è mai visto nella storia un ministro per le Pari opportunità che attacchi le donne. Ho fatto un appello a Berlusconi dai microfoni di Striscia la notizia dicendogli di non farsi “infinocchiare” da quella perché sta con Bocchino».
La Mussolini torna poi sulla “vaiassa” (appellativo datole dalla Carfagna in un’intervista al Mattino): «E’ il bue che dà del cornuto all’asino… E poi – dice ironica – ricordo che anche le vaiasse votano. Il ministro delle Pari opportunità dovrebbe difendere tutte le donne, anche quelle che vivono nei bassifondi e non solo quelle che dei piani alti, quelli che frequenta lei». Il termine, racconta ancora la nipote del Duce, pare non sia piaciuto nemmeno a sua madre: «Non vi dico quanto ha strillato e come si sia arrabbiata».