Informazioni che faticano a trovare spazio

Wikileaks. Ambasciata Usa: Berlusconi inetto, vanitoso e leader incapace

Il bottino di WikiLeaks? 250 000 telegrammi diplomatici del Dipartimento di stato a Washington et delle ambasciate americane nel  mondo. Ad analizzarli i giornalisti del  New Yor Times (Isa),  The Guardian (Gran Bretagna), Der Spiegel (Germania), Le Monde(Francxia) E El Pais (Spagna). Pe r l’Italia che cosa emerge dai 3012 dispacci? Una relazione straordinariamente stretta fra Vladimir Putin e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi, che include «regali generosi», contratti energetici redditizi: Berlusconi «sembra essere il portavoce di Putin» in Europa. Scrive il New York Times: diplomatici americani a Roma riportano nel 2009 come i loro contatti italiani descrivano il rapporto tra Berlusconi e Putin come «straordinariamente stretto». Secondo il documento il rapporto includeva «generosi regali», lucrosi contratti in campo energetico e un «oscuro intermediario italiano che parla russo». Il britannico Sunday Telegraph spiega che gli Usa erano preoccupati per l’intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e Ue. Ma ecco Il NYT:

“An intriguing alliance: American diplomats in Rome reported in 2009 on what their Italian contacts described as an extraordinarily close relationship between Vladimir V. Putin, the Russian prime minister, and Silvio Berlusconi, the Italian prime minister and business magnate, including “lavish gifts,” lucrative energy contracts and a “shadowy” Russian-speaking Italian go-between. They wrote that Mr. Berlusconi “appears increasingly to be the mouthpiece of Putin” in Europe. The diplomats also noted that while Mr. Putin enjoys supremacy over all other public figures in Russia, he is undermined by an unmanageable bureaucracy that often ignores his edicts”.

GUARDIAN – Sul britannico Guardian in un documento inviato a Washington dall’incaricata d’affari americana a Roma Elizabeth Dibble si afferma che Silvio Berlusconi è stato, come moderno leader europeo, un «inetto, vanitoso e incapace (in originale feckless, vain, and ineffective), inefficace come leader». In un altro rapporto da Roma si dice che Berlusconi è «fisicamente e politicamente debole». Le sue «frequenti lunghe nottate e l’inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza».

DER SPIEGEL – Invece in un documento riservato anticipato dal sito Wikileaks e pubblicato dal settimanale tedesco Der Spiegel. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all’inizio di quest’anno alle ambasciate americane a Roma e Mosca informazioni su eventuali «investimenti personali» dei premier Silvio Berlusconi e Vladimir Putin che possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi.

EL PAIS – Rivelazioni anche sull’edizione online di El Pais che ha iniziato la pubblicazione mettendo in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: «Le feste selvagge di Berlusconi» e viene evidenziata la «sfiducia profonda che suscita a Washington». A proposito del premier di Mosca il giornale spagnolo afferma che i documenti «pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile machista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi».

OLTRE 3 MILA FILE INVIATI DALL’ITALIA– Secondo il quotidiano spagnolo El Pais sono «3.012» i file inviati dalle sedi diplomatiche americane in Italia e «catturati» da Wikileaks contenuti in una mappa intitolata «Interscambio dei documenti e zone calde del pianeta». Le sedi diplomatiche americane in Italia, secondo la mappa, non sono tra quelle che hanno inviato più documenti rivelati dal sito di Julian Assange. Al primo posto, c’è l’ambasciata Usa ad Ankara, con 7.918 telegrammi inviati. Al secondo posto, la sede statunitense a Baghdad, con 6.677 documenti e al terzo Tokio, con 5.697. L’Italia, secondo i dati forniti da El Pais, si piazzerebbe al sedicesimo posto di questa speciale classifica. Olte ai party di Berluscon i Wikileaks cita infine la “voluptuos” nurse, un’infermiera ucraina, che sta sempre vicina a Gheddafi…

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