Informazioni che faticano a trovare spazio

Buone notizie per i somari: alla Camera salvato il Cepu (e Berlusconi)

Tre voti, tre i transfughi di Fini, Catone Siliquini e Polidori. Quanto basta. E così Catia Polidori ha votato per Berlusconi e poi subito dopo è uscita dall’aula parlamentare per andare a trovare il premier nello studio da cui stava seguendo le votazioni. Barbareschi ha commentato: “Questa è corruzione”. Catia Polidori, umbra, miss Cepu, è lei l’emblema della giornata.

“Persone come la Polidori è meglio perderle per strada – ha spiegato Barbareschi a caldo – . Ieri aveva confermato il no alla fiducia e poi stamattina ha detto che aveva problemi con il Cepu. Ma vi rendete conto che cosa sta succedendo? Siamo alla corruzione di Pubblico Ufficiale”.

Per Barbareschi, infatti, il voto della Polidori sarebbe stato “incoraggiato” dalle rassicurazioni che favorirebbero Cepu, l’azienda fondata dal cugino della deputata, Francesco Polidori.

“Sappiamo per certo – ha sottolineato Barbareschi – che la Polidori ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono”.

I legami con Cepu sono di natura strettissima. Perché la Polidori è la cugina di Francesco Polidori, più noto come mister Cepu, grande “sponsor” del Cavaliere e colui che ha fondato l’azienda.

I due sono legatissimi, scriveva ad agosto scorso il Corriere della Sera: “Abitano uno vicino all’ altro a Fraccano, paesino di soli 32 abitanti, poco sopra Città di Castello. Tutte le domeniche, messa fianco a fianco, alle undici”.

Il Cepu. L’università per i somari che non ce la fanno a seguire l’università vera. A questo siamo giunti…

Può un governo siffatto, con questo margine di voti alla Polidori, andare avanti? No che non può. Ora inizieranno un po’ di giochetti verso Udc ecc. Già la Le ga ha dato il via libera. Facile pronosticare che però in gennaio Berlusconi andrà di nuovo al Quirinale. Questa maggioranza non regge, occorrono nuove elezioni.

Ed eccoci al dunque. A sinistra occorrono le primarie. Al Pd che finora ha fatto orecchie da sordo bisogna ricordargliele quanto prima. Ora è venuto il momento di guardare davvero avanti.

Intanto la città rimbomba di piccoli tuoni, i petardoni alla Maradona che gli studenti hanno imparato a tirare verso le camionette e i blindati delle forze dell’ordine. Al Senato intanto hanno fermato un ragazzo dei Book Block, è quello che portava lo scudo col titolo dell’ultima opera di Luigi Pirandello: Uno nessuno e centomila. Sembra il paradigma di quello che sta succedendo tutt’intorno. Uno nessuno e centomila….Altri fermati, altri feriti.

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