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Gli avvocati penalisti di Roma: “Alemanno ha una concezione della giustizia da stato di polizia”. E Mantovano propone il daspo per manifestanti

Maretta per le dichiarazioni di Alemanno contro la magistratura di Piazzale Clodio e per l’in ziativa del ministro Alfano di inviare ispettori nel Tribunale di Roma, dopo la scarcerazione dei 22 manifestanti fermati. L’Anm: “Grave interferenza”. Ma a rispondere per le rime ad Alemanno è soprattutto l’associazione degli avvocati di Roma, la Camera Penale:

“Evidentemente il sindaco ignora che nel nostro paese esistono principi e garanzie costituzionali, prima fra tutte la presunzione di innocenza, irrinunciabile baluardo del cittadino”, afferma in un comunicato la Camera penale di Roma. In un documento, l’organo di rappresentanza dei penalisti capitolini esprime “sconcerto e preoccupazione” per le dichiarazioni del sindaco. “Il loro contenuto – si legge nell’atto – evidenzia una concezione della Giustizia da stato di polizia, fondata sul principio del capro espiatorio. Chi è stato arrestato deve rimanere in carcere ed essere condannato duramente e subito, anche senza processo”.

“Questa concezione della giustizia penale – prosegue la Camera Penale – non ci appartiene e non appartiene alla nostra Repubblica. La Camera Penale di Roma ha una memoria più lunga e ricorda le tante vicende di cittadini arrestati, processati ed infine assolti; vicende che anche il sindaco Alemanno dovrebbe ben rammentare, considerato che, come scrivono oggi i quotidiani, in un non troppo lontano passato lui stesso si è trovato appunto ad essere arrestato, processato ed assolto per atti di ‘violenza politica’. Sarebbe interessante sapere come la pensava in quelle occasioni…”.

Infinme una new entry a sera di Mantovano (ex An, in Pdl) che propone di estendere il daspo ai manifestanti fermati. Il daspo è la diffida per i tifosi. Su questo la prima reazione negativa è di Mario Staderini, segretario del Partito Radicale. “Il diritto di manifestazione non si tocca”.

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