Peccato che il processo per le stragi del ’93 sia un po’ decentrato – Firenze – e in sostanza poco adeguatamente seguito. Un quarto pentito ha aggiunto ieri altri particolari sul ruolo di Berlusconi &Co nbelle stragi eseguite dalla mafia. Stavolta i rifletttori sono su Marcello Dell’Utri. Ecco cosa ha detto ieri in aula Salvatore Grigoli:
Nel periodo tra il ’93 e il ’94 il pentito Salvatore Grigoli avrebbe saputo dal boss Nino Mangano “che i Graviano avevano in mano un personaggio. All’epoca quel nome non mi diceva nulla, ma oggi mi dice qualcosa: Dell’Utri”. Lo ha detto lo stesso Grigoli deponendo nell’aula bunker del tribunale di Firenze al processo sulle stragi del ’93 dove è unico imputato, il boss Francesco Tagliavia. Grigoli ha parlato di Dell’Utri rispondendo a domande del pm Nicolosi sui rapporti tra famiglie mafiose di Palermo e politica in quel periodo.
Salvatore Grigoli ha parlato anche di una seconda occasione in cui tra i mafiosi del mandamento di Brancaccio emerse il nome di Marcello Dell’Utri. “Mi ricordo che all’epoca – ha affermato Salvatore Grigoli rispondendo alle domande del Pubblico ministero al processo di Firenze – si parlava tra di noi di un ragazzino che giocava bene a calcio, tale D’Agostino (oggi calciatore della Fiorentina, ndr). Venni a sapere che i Graviano si interessarono per farlo giocare nel Milan, e fu in quest’altra occasione che venne fuori il nome di Dell’Utri”.