Hervé Falciani che aveva pensato di fare la bella vita con Georgina Mikhail…
giovedì, 13 Gennaio, 2011Allora: 6.693 “furbetti” che hanno i soldi in Svizzera. Una lista in mano a uno che si considerava ancora più furbo, il signor Hervé Falciani dipendente infedele della banca inglese Hsbc nella sede di Ginevra. Il quale recuperata la lista – lui dice durante un fortunoso back-up – ha poi cercato in vario modo di rivendersela, dal Libano alla Germania finendo inj Francia, in ciò aiutato da una partner che si chiama Georgina Mikhael. Alla fineFalciani in mano a un magistrato francese che ora se lo sta usando come collaboratore di giustizia ricavandone una lunga lista di “furbetti” evasori ecc ecc. Falciani, una new entry degli intrighi, una sorta di Assange alla rovescia. E anche qui, come con assange, con un corredo di donne…
Falciani, insomma. Ma chi è costui? Il soggetto – a metà strada tra un Tavaroli e altri trafficoni – è nato a Montecarlo nel 1972. Gode di doppia nazionalità, francese e italiana, e dice di essere esperto di informatica. Assomiglia vagamente a Andy Garcia, dev’essere comunque non troppo furbo. Vediamo dunque l’iter. Dal 1994 al 2001 lavora nel reparto sicurezza del casinò di Montecarlo. Nel 2002 entra nella filiale svizzera di HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo, con sede a Londra. Gli danno un bell’ufficio in Avenue de Ostende, a Ginevra. Per lui e la sua famiglia, mogliettina e figlia, sembra tutto ok. Il collega Federico Fubini del Corriere della Sera ha scritto che Falciani “svolgeva un’attività fra le poche in crescita in questi anni di crisi: setacciava milioni di dati riservati sulla clientela, in cerca di informazioni commercialmente utili”. Insomma, il tipo ha messo le mani su qualcosa come 1270.000 conti correnti in capo a circa 80 mila clienti della banca anglo-svizzera (molti dei quali francesi, tedeschi, cinesi, colombiani e italiani). Falciani dice che il suo compito era “sperimentare nuovi sistemi informatici” e che per questo “facevo il back-up dei modelli sul portatile aziendale”. Solo che questa versione è contraddetta da Georgina Mikhael.
Georgina ha 35 anni e gode di doppia nazionalità, francese e libanese. E’ una collega nella filiale svizzera di HSBC, forse è stata qualcosa di più che solo collega di Falciani. A Le Monde tempo fa la donna, in piena rotta col suo ex, ha rivelato il piano: trafugare i dati, venderli e poi col ricavato spassarsela. Occhini e palpebre un po’ pesanti, non è poi la bellezza che uno si immagina. Ma Falciani evidentemente si accontenta.
E infatti i due finiscono in Libano. Lì Falciani ha detto di essere “stato avvicinato da due agenti del Mossad”, che temevano “un’intrusione nel sistema” e quindi gli hanno chiesto di “capire se alcuni dipendenti della banca fossero in realtà delle spie”. Ma Georgina Mikhail, implacabile, racconta che invece molto semplicemente Falciani che si presenta in loco comne Ruben Al Chidiack con gtanto di biglietto da visita avrebbe tentato di rivendere la lista in Libano, offrendola a quattro banche diverse e spacciandosi per l’amministratore di una inesistente società finanziaria – la Polovra — con sede a Hong Kong. Il viaggio comunque non ha prodotto risultati e la coppietta torna in Svizzera.
Falciani non demorde: scrive una mail anonima al Bnd, il servizio segreto civile tedesco. Offre “la lista completa dei clienti di una delle prime cinque banche private, basata in Svizzera, e l’accesso al suo sistema informatico”. I tedeschi non rispondono. Intanto l’HSBC rendendosi conto che qualcosa non va riesce a far mettere sotto controllo il telefono di Georgina Mikhail.
A quel spinto Falciani contatta la DNEF, cioè la polizia finanziaria francese. Poi scappa: si trasferisce frettolosamente nel sud della Francia, lui e i dati. La Svizzera vorrebbe riaverlo indietro: viene spiccato un mandato d’arresto. E allora Falciani, interpellato dalla polizia francese, si “consegna” alla magistratura francese cominciando a vuotare il sacco col giudice di Nizza Eric de Montgolfier (notate i nomi di tutta questa vicenda, lei è Mikhail e se non fossimo ai nostri tempi verrebbe da pensare ai tempi dell’Iskra, questo magistrato è Montgolfier addirittura, il soggetto è Falciani di sicura estrazione italica o meglio toscana, c’è una frazione che si chiama così all’Impruneta fiorentina, in aggiunta però il suo cognome è foneticamente diventato in Francia Falsiani,,,).
Per questa ragione, la collaborazione, il Falciani non viene arrestato, e anzi oggi è protetto dalla Francia con lo status di collaboratore di giustizia. Per questa ragione la richiesta di estradizione presentata dalla Svizzera viene negata, con grande nervosismo delle autorità svizzere nei confronti dei loro omologhi francesi, che intanto annunciano di avere i nomi di tremila cittadini con conti in Svizzera, presi dalla lista Falciani. A poco a poco le autorità francesi entrano in possesso di tutti i dati, che ora distillano ai vari paesi europei. Ecco come la lista dei furbetti italiani è arrivata alla procura di Torino e finita oggi sui giornali.
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