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Italietta: libertà di smerciare cibi inquinati, la legge di tutela è stata cancellata da Calderoli

Ma quale maiale alla diossina! Quali uova e latte inquinati! In Italia si può smerciare di tutto senza aver più paura di incorrere in leggi contrarie. Per forza la libertà di vendere cibi inquinati è appena diventata un fatto reale. Grazie alla procedura «taglia-leggi» (legge numero 246 del 28 novembre 2005) non esistono più i reati che contemplava la legge 283 del 1962. Cancellata, un paradosso di questa situazione italiana. Che nel caos generale passa quasi inosservato.

Dalle cozze «tossiche» allevate a Trieste a quelle infettate dal virus dell’epatite o dal vibrione del colera, dalle alici con il parassita (l’anisakis) alle mozzarelle blu, dal maiale alla diossina ai cibi scaduti e «rinfrescati» cambiando le etichette, dalle cotolette alla salmonella alla carne vecchia «ringiovanita» con i coloranti, dal vino adulterato con additivi chimici all’olio di oliva fatto senza olive, dalle farine alimentari con il prione (vedi Mucca pazza) al mascarpone botulinato, dagli ortaggi con il piombo alle salse rese più rosse da sostanze cancerogene, dalle acque minerali ricche in cloroformio al pane o alla mortadella agli escrementi… L’elenco è chilometrico: tutti reati che oggi, con un colpo di bacchetta magica legislativa, non esistono più. Per mancanza di legge.

C’era stato un tentativo nel 2007 di «depenalizzare» tutti questi reati. Le polemiche bloccarono tutto. Oggi, invece, legge cancellata del tutto. Tutte le disposizioni legislative anteriori al primo gennaio 1970 sono state cancellate dal «taglia-leggi», tranne quelle ritenute «indispensabili alla permanenza in vigore» che sono state elencate. La legge 283 del 1962 sulla tutela degli alimenti nell’elenco non c’è. Dimenticanza, distrazione, volontà? Non si sa. Quello che è evidente è che in Italia vi sono molti reati in meno. Cancellati per legge.

«La furia cieca del ministro Calderoli ha colpito ancora, e questa volta rischia di mandare gli italiani al pronto soccorso. Tra le leggi tagliate è finita incredibilmente la 283 del 1962, la norma sulla tutela degli alimenti che ha permesso nel corso degli anni di scoprire e punire veri e propri attentati alla salute pubblica, dalle cozze infettate dal vibrione del colera alle mozzarelle blu, passando per il vino adulterato chimicamente e le farine alimentari col prione». E’ la denuncia del senatore del Pd Francesco Ferrante.

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