Informazioni che faticano a trovare spazio

Libia: liberate i fratelli Bukhazar, colpevoli di essere berberi

Ricevo da Karim Metref questa segnalazione: due giovani berberi arrestati in Libia per il solo fatto di occuparsi della cultura berbera. Un appello per la libertà dei fratelli Bukhazar (nella foto una berbera dell’Alto atlante col figlio):

“È partita oggi, su iniziativa di Amnesty International, una campagna concreta di sostegno ai fratelli Madghis e Mazigh Buzakhar, imprigionati dal 16 dicembre scorso ad opera dei servizi segreti libici, con l’accusa di spionaggio al soldo di Israele per il solo fatto di parlare berbero e studiare la lingua e la cultura berbere.

Nonostante reiterati appelli, né i politici italiani né la maggioranza dei media hanno dato il rilievo che meriterebbe a questa grave violazione dei diritti umani che è anche una violazione dell’articolo 6 del trattato di amicizia, partenariato e cooperazione in vigore tra Italia e Libia. Per questo è importante l’impegno di ciascuno di noi per dare un segnale forte di attenzione dell’opinione pubblica a questo caso, inviando quanti più messaggi possibile alle autorità libiche competenti.

Qui trovate il link al sito di Amnesty con le istruzioni sul da farsi e una ricapitolazione di ciò che è successo: http://ua.amnesty.ch/urgent-actions/2011/02/019-11

In pratica, si tratta di mandare un appello (in arabo, francese, inglese o italiano) che presenti i seguenti punti:

• appello per il rilascio immediato e incondizionato di Mazigh e Madghis Buzakhar se essi sono in prigione solo per il loro interesse per la lingua e la cultura berbere;

• richiesta alle autorità perché sia fatta una inchiesta approfondita, indipendente e imparziale riguardo alle torture che sarebbero state inflitte e perché si mettano sotto processo i funzionari che fossero trovati responsabili di abusi;

• appello alle autorità perché i due fratelli non vengano sottoposti a torture o altre sevizie durante la loro detenzione, perché vengano concesse visite regolari di famigliari ed avvocati, e perché possano ricevere tutta l’assistenza medica di cui avessero bisogno.

Il tutto, se possibile, entro il 18 marzo 2011.

Con preghiera di inoltrare e far circolare questo messaggio a quante più persone possibile.

Gli indirizzi cui mandare gli appelli sono:

Secretary of the General People’s Committee for Justice,

Mustafa Abdeljalil,

Secretariat of the General People’s Committee for Justice,

Tripoli,

Great Socialist People’s Libyan Arab Jamahiriya.

Fax: +218 214 805427

Email: secretary@aladel.gov.ly

Salutation: Your Excellency

Gaddafi Development Foundation Executive Director,

Youssef M. Sewani,

El Fatah Tower, 5th Floor B No.57,

PO Box 1101,

Tripoli,

Great Socialist People’s Libyan Arab Jamahiriya.

Email: director@ggdf.org.ly

Salutation: Dear Sir

Copia dei messaggi va trasmessa a:

Secretary of the General People’s Committee for Public Security,

General Abdul Fatah al Younis Ubeidi,

Secretariat of the General People’s Committee for Public Security,

Tripoli,

Great Socialist People’s Libyan Arab Jamahiriya.

Fax: +218 214 442903

Email: minister@almiezan.net

Salutation: Your excellency

Bureau Populaire de la Grande Jamahiriya Arabe Libyenne Populaire Socialiste,

Tavelweg 2,

Case postale 633,

3000 Berne 31.

Fax: 031 351 13 25

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