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Ore 21, Mubarak non si dimette. E sfida piazza Tahrir

Colpo di scena al Cairo. Mubarak vuole restare, almeno fino all prossime  elezioni. I discorso alle 21, piazza Tahrir eplode di indignazione, tutti gli occhi ora sui militari.

“Affido i miei poteri al vice presidente (Omar Suleiman) in base a quanto previsto dalla Costituzione fino alle nuove elezioni che si terranno in settembre a cui non mi candiderò».
Mubarack ha promesso ancora una volta le riforme costituzionali necessarie, ma poi ha ribadito: «Non lascerà mai questa terra». «Non accetterò mai diktat» che arrivano da Paesi «stranieri» ha detto ancora Mubarak che poi ha precisato di non voler sospendere lo stato di emergenza in vigore dal 1981.

Al discorso con cui Hosni Mubarak ha annunciato di voler restare al potere fino alle elezioni di settembre, piazza Tahrir, teatro principale in queste settimane della protesta anti-regime, è esplosa in un urlo di indignazione. «Abbasso Mubarak, Omar Suleiman nulla» hanno gridato i manifestanti alzando le scarpe al cielo in segno di disprezzo e chiedendo all’esercito di intervenire per accompagnarli al palazzo presidenziale.

E ora?

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