A Bari lo chiamano ancora Paperon de Paperoni. E’ il sindaco che ha retto la città per una decina d’anni cercando di ripulirla ma anche di non vedere Punta Perotti, da abbattere. In quota Pdl, prima è stato di Forza Italia, il tizio ha un nome che vuol suonare altisonante (come peraltro anche il nome), Simeone Di Cagno Abbrescia, solo che si fa beccare con l’Ipod in mano intento in Parlamento a visitare siti di escort. Ma come? I suoi genitori gli hanno cucito addosso il nome Simeone, uguale a “mandato da dio”, e lui l’inviato si fa beccare a guatar mignotte.
Alla Camera infatti l’hanno beccato con l’Ipad che navigava per escort (nome nobile al posto di altri più conosciuti e meno nobili). Un fotografo dalla tribuna lo becca in flagrante. Poi corre a vendere a Oggi, che pubblica la foto succulenta.
E Paperone che dice? “Qui c’è gente che le frequenta, non che le guarda e basta. E le vicende del Rubygate hanno incuriosito tutti, è inutile negarlo.La mia era solo curiosità, non ho mai cercato la compagnia di professioniste. Del resto ho sempre avuto donne…”.
Avuto donne. Avere o non avere. Proprio da Paperone. Dicono che “abbia” una moglie bellina. Insomma è uno che pensa in termini proprietari. Assomiglia in questo al suo titolare (anche Simeone l’inviato di dio ha un padrone) che la ricerca però la fa fare ai suoi reclutatori. Simeone Paperone, il barese che ha sempre avuto donne. Da ultimo ora però in Ipod.