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31 marzo: il Cesio 137 anche in un campione in Italia, in Francia in spinaci ed erba (fonte Ispra)

La situazione in Francia e in Italia, dal sito dell’Ispra (http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Archivio/Documenti_Home_Page/Documenti/emergenzanuclearegiappone.html). Come si vede, sono arrivati con lo iodio 131 (vita di 8 giorni) anche i più temibili Cesio 137 e Cesio 134 che durano invece trenta anni.

Monitoraggio in paesi europei

In Francia tracce di I-131 continuano ad essere apprezzate su prelievi di particolato atmosferico effettuati tra il 28 e il 29 marzo a concentrazioni variabili tra 0,03 e 0,54 mBq/m3. In alcune stazioni di prelevamento sono state rilevate anche tracce di altri radionuclidi quali Cs-134, Cs-137 e Te-132. E’ confermata la presenza di I-131 in acqua piovana (concentrazioni tra 0,69 e 2,59 Bq/L). Quanto ai prelievi di vegetali, in quelli realizzati tra il 22 e il 28 marzo, alcuni campioni di erba ed uno di spinaci presentano radioattività attribuibile a contaminazione da I-131 (tra 0,72 e 3,2 Bq/kg). In un campione di erba è stata rilevata anche la presenza di Cs-134 (0,211 Bq/kg) e Cs-137 (0,157 Bq/kg).
In Bulgaria sono state misurate concentrazioni di I-131 in aria tra 0,09 e 0,12 mBq/m3 (Musala 25 marzo) e tra 0,2 e 0,28 mBq/m3 (Sofia 26-30 marzo). E’stata inoltre rilevata la presenza di I-131 in acqua piovana alla concentrazione di circa 0,3 Bq/L.
In Svizzera si è misurato un valore massimo di I 131 pari a 0,003 mBq/m3 (fino al 29 marzo)

Monitoraggio in Italia

L’ISPRA e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente effettua il monitoraggio della radioattività ambientale. Sin dal 12 marzo 2011, l’ISPRA ha richiesto di intensificare le misure di particolato atmosferico allo scopo di monitorare l’andamento di una eventuale presenza di radioattività in aria riconducibile all’incidente nella centrale di Fukushima in Giappone. Vengono effettuate misure giornaliere con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Iodio 131 e Cesio 137. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale.
I risultati delle misure di concentrazione in aria effettuati tra il 23 e il 31 marzo hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di Iodio 131; ed in un campione piccole tracce di Cesio 137. Inoltre, alcune Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente hanno rilevato la presenza di tracce di Iodio 131 nella deposizione al suolo. All’aggiornamento dei dati al 31 marzo si accede tramite il link a fondo pagina.
Tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.

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