Dove sono finite l’agenda e l’audiocassetta di Mauro Rostagno? Se lo è chiesto in aula Maddalena, mentre “altri” cercavano di umiliarla
giovedì, 10 Marzo, 2011Maddalena Rostagno ha ricordato ieri durante la sua deposizione in aula a Trapani due tasselli un po’ dimenticati: la scomparsa dell’agenda e di una audiocassetta di suo padre Mauro. E Rino Giacalone qua di seguito fa bene a ritornarvi su.
Però ieri è accaduto anche questo: che Maddalena, che all’epoca dell’omicidio aveva solo 15 anni, sia stata gratuitamente colpita quando – senza che né la Corte vi si opponesse né la Procura intervenisse – è stata costretta su istanza della difesa degli assassini mafiosi di Mauro a parlare di un bigliettino in cui , in quei giorni di immenso dolore per la morte del padre, si sfogava con un conoscente riferendogli fatti molto privati. E aggiungo ininfluenti anche oggi per l’accertamento della verità.
Influenti però invece se si vuole colpire gratuitamente una persona. Questo, lo dico, perché si sappia che nelle aule di tribunale a volte accadono cose molto spiacevoli. Lo segnaliamo con l’augurio che non si ripetano più simili vessazioni gratuite rispetto alle quali ci sgomenta che chi di dovere non sia intervenuto.
Ecco l’articolo di Rino Giacalone:
“Maddalena Rostagno, la figlia di Mauro, il sociologo (fondatore della comunità Saman assieme alla sua compagna Chicca Roveri e all’ex “guru” Cicci Cardella) e giornalista (lavorava presso la tv locale Rtc) ucciso a Lenzi, il 26 settembre del 1988, deponendo mercoledì davanti la Corte di Assise di Trapani ha introdotto due temi che erano finiti come «inghiottiti» dalle indagini durate, tra alti e bassi (più bassi che alti), per oltre 20 anni, e cioè la scomparsa di una audio cassetta dallo studio di Rostagno a Rtc, la tv dove lavorava già da quasi due anni rispetto a quando fu ucciso, e di un bloc notes o di una agenda dalla sua borsa trovata dentro l’auto che lui guidava al momento dell’agguato.
La storia della cassetta audio era emersa in parte durante le indagini condotte a metà degli anni ’90 dalla Procura di Trapani, che dapprima si concentrò sulla pista interna (operazione Codice Rosso, mandanti ed esecutori da ricercarsi dentro la Saman) per poi finire trasmessa a Palermo quando le rivelazioni dei pentiti fecero emergere scenari ben diversi, con un marcato ruolo della mafia trapanese nel delitto. Il procuratore Garofalo annotò infatti che secondo la testimonianza di una donna, Alessandra Faconti, amica di Rostagno, non solo sarebbe esistita una cassetta video che avrebbe provato la scoperta da parte di Rostagno di un traffico di armi e droga, gestito dalle “famiglie” mafiose di Marsala e Mazara, traffico che si muoveva sulle “rotte” del Medio Oriente) ma in possesso di Rostagno c’era anche una cassetta audio. Di questa ne ha parlato con certezza Maddalena Rostagno durante la sua testimonianza. Lei la ricorda. Una cassetta audio con su scritto «non toccare». E perchè? Secondo il rapporto trasmesso il 21 aprile 1997 alla Procura di Palermo da quella di Trapani in quella cassetta «Rostagno andava registrando i nomi delle persone coinvolte nella vicenda del traffico di armi». Rostagno insomma avrebbe trovato elementi per provare l’esistenza di intrecci tra mafia, massoneria e settori deviati delle Istituzioni che stavano dentro quel traffico. Ognuno di questi aveva il suo bel tornaconto, in ultimo quel traffico sarebbe servito a foraggiare le milizie jugoslave che all’epoca erano pronte a scatenare la guerra civile. Non erano dunque armi e traffici rivolti verso la Somalia, ma verso l’Est europeo.
Oggi che si torna a parlare di «mandanti occulti» per il delitto, che la mafia avrebbe ucciso Rostagno non solo per conto suo ma anche per conto di «altri» – soggetti ignoti che quanto Cosa Nostra avrebbero avuto interesse ad eliminare il sociologo, perchè quell’«affare» interessava dalla mafia agli apparati deviati dello Stato (si coglie dagli atti giudiziari che ci si riferisce ai servizi segreti) – e che dunque c’è una indagine ancora aperta oltre al processo in corso a Trapani contro i conclamati boss mafiosi, Vincenzo Virga e Vito Mazzara, presunti mandante ed esecutore, ecco che ci si ricorda di un particolare: il segreto di Stato opposto al procuratore Garofalo quando nel 1996 tentò di capire che tipo di attività veniva svolta presso l’aeroporto ufficialmente chiuso di Kinisia; una opposizione scritta su un foglio di carta intestata del Sismi, l’ex servizio segreto militare.
Insomma la mafia trapanese è stata e forse ancora lo è, in grado di colloquiare con i «piani alti» della palazzina delle «commistioni» dove hanno risieduto nel tempo i responsabili di stragi di Stato, depistaggi, registi occulti di intrecci economici. Se ci si riflette bene non è allora un caso che le stragi del 92 e del ’93 siano state «ordite» nel trapanese da dove partì pure il tritolo per uccidere. È questa la mafia del super boss latitante Matteo Messina Denaro e non a caso a casa dei Messina Denaro, a Castelvetrano, racconta il pentito Sinacori, fu decisa nel 1988 l’uccisione di Rostagno. Qualcuno ha scritto che Rostagno non fu come Impastato. E che cioè Impastato a Cinisi si trovò a 100 passi dalla mafia, mentre Rostagno no. In effetti può essere così, ma nel senso che i «passi» che dividevano Mauro Rostagno dalla potente mafia trapanese potevano essere molto meno”.
tagged under:- Appuntamenti (45)
- Best (136)
- Cultura (95)
- Fotografia (26)
- Internet-Media (108)
- Lettere (20)
- Libri (25)
- Mondo (2.247)
- Ndrangheta (4)
- Politica (192)
- Società (3.530)
-
andrea
Flavia Perina in questa prosa che filtra cose a lei scomode (Elena Pacinelli) e amplifica particolari insignificanti (presnuto gramscianesimo della… -
Alessandro Londero
Salve, se Paolo Brogi avesse richiamato magari avrebbe potuto avere più info di quel viaggio. Ora che l’ONU ha fatto… -
Geneva
Hi there to every body, it's my first visit of this blog; this webpage consists of awesome and in fact…
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Maggio 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Settembre 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Aprile 2019
- Marzo 2019
- Gennaio 2019
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Agosto 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Ottobre 2012
- Settembre 2012
- Agosto 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Marzo 2012
- Febbraio 2012
- Gennaio 2012
- Dicembre 2011
- Novembre 2011
- Ottobre 2011
- Settembre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Aprile 2011
- Marzo 2011
- Febbraio 2011
- Gennaio 2011
- Dicembre 2010
- Novembre 2010
- Ottobre 2010
- Settembre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Marzo 2010
- Febbraio 2010
- Gennaio 2010