Sono tornati a dormire nelle baracche di via Appia, dove hanno perso nel rogo i loro quattro figli. In attesa di essere sbattuti chissà dove – forse il Cara di Castelnuovo di Porto, però con separazione tra uomini e donne -, i genitori dei bimbi del rogo sono stanotte di nuovo lì.
Lì vuol dire quel terreno ex Cotral passato all’Acquasanta in cui da dieci anni, a Tor Fiscale, sorgono baracche, tutte precarie come lo sono le baracche, e tutte a rischio di rogo.
Portati giorni fa da Sant’Egidio a piazza San Pietro i genitori dei bimbi non sapevano poi evidentemente dove andare a sbattersi di notte.
Sul loro capo pende l’essere indagati dalla Procura per abbandono di minore.
Ci penseranno stanotte al momento di prendere sonno in mezzo a quelle quattro assi in cui passa come una lama il freddo di queste notti di marzo. Lo stesso gelo che l’altra notte ha fatto fuori un barbone a Termini. Ma si sa, i barboni muoiono spesso di freddo.