Disastro ambientale nel Rio Tre Denari, accanto alla riserva naturale del Wwf. Cefali, carpe, anguille, capitoni: tutti spiaggiati sulle rive
ROMA – «Maestra, ci sono centinaia di pesci morti a galla…». Allarme sabato a Passoscuro, sul litorale nord di Fiumicino, per un vistoso avvelenamento del Rio Tre Denari, un corso d’acqua che dalle alture dell’area di Bracciano arriva al mare passando accanto alla riserva naturale gestita dal Wwf.
DISASTRO AMBIENTALE – Il quadro del nuovo disastro ambientale lo fa Stefania Bragaglia, maestra del plesso scolare di Passoscuro, da anni impegnata con i suoi alunni nelle campagne di difesa dell’ambiente. «Sono corsa in riva al fiume e ho scattato delle foto – spiega la maestra -. Nel rio c’erano centinaia di pesci morti, cefali, carpe, panserotti…E poi spiaggiati sulle rive del fiume centinaia di anguille e di capitoni, più resistenti ai veleni e avvezzi a sguazzare in acqua salmastra. Con i miei ragazzi ci siamo guardati. E pensare che per sabato 28 maggio stavamo organizzando una giornata per la ripulitura della spiaggia…».
INTERVENTO DEI CARABINIERI – Una mamma ha chiamato carabinieri e guardie forestali. I Cc sono intervenuti sul posto. «Hanno potuto constatare e vedere, non so se abbiano prelevato acqua, i pesci morti comunque sono ancora lì, la pulizia è affidata ai gabbiani…». Non è la prima volta che il Rio Tre Denari si riempie di veleni, decimando la fauna ittica. «E’ già successo in passato – spiega la maestra Bragaglia -. C’è chi pulisce cisterne e c’è chi getta diserbanti in gran quantità in queste acque. Purtroppo sono insulti ambientali che perlopiù restano impuniti».