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La ragazzona del Pd di San Miniato che cerca di sopravvivere con filmini porni

La ragazzona del Pd di San Miniato, Pisa, che fa anche i filmini porno amatoriali. Scoperta, si è dimessa e conserva però la tessera del partito. Fine del problema politico. E inizio della riflessione. Da rottamare o no, caro sindaco fiorentino Matteo Renzi?

La vicenda si svolge nel cosiddetto “Comprensorio del cuoio”, cioè tra Fucecchio e Empoli, e il nome qui del cuoio può apparire insinuante ed evocativo. Ma niente gomma, nel filmino, solo una mascherina che non riesce a nascondere le fattezze della ragazzona. A vedere le immagini che nel fornitissimo listino della CentoXcento propongono il filmino “E’ venuto a saperlo mia madre” viene da dire: tanto rumore per nulla.

Se me ne occupo è anche per un motivo familiare: la mia famiglia paterna viene da San Miniato al Tedesco, parte alta. I miei erano come tutti o quasi all’epoca di famiglia contadina. Con orgoglio amministravano certi orti comunali che stavano a ridosso delle mura. Molta fatica per qualche ortaggio e qualche zucchina. Nonno Vittorio, nonna Paolina, con quattro figli da sistemare (Bianca sposata poi con Bruno guardia al mercato a Firenze, Fiorella rimasta in casa, mio zio Emilio ragioniere alle poste, mio padre Carlo maestro elementare e  poi tramite una sudatissima laurea in pedagogia direttore scolastico). Poi lì in quella San Miniato povera povera c’era anche una San Miniato un po’ più benestante, borghese, come quella dei Fratelli Taviani, Paolo ed Emilio, molto legati al posto (abbandonato poi per Roma) che appena hanno potuto hanno poi fatto figurare in vari momenti delle loro pellicole (La notte di San Lorenzo, per esempio). Con loro c’è pure il terzo Taviani, Franco, anche lui cineasta, che per distinguersi dai fratelli più noti ha aggiunto il cognome materno Brogi all’altro cognome. E questo guardando addietro è il panorama antico che mi era noto del posto, sorpassato ora di brutto da questi eventi modernisti.

Già, perché in questo panorama di un paese con le sue ambizioni antiche da Toscana interna (siamo vicini a Poggibonsi, a Certaldo ecc) s’infila ora una ragazzona che evidentemente poco soddisfatta dal dibattito del Pd (si può forse darle torto?) ha cercato una riparazione altrove. Discutibile riparazione, ma se non altro ardita. Ci si può immaginare che cosa ne capitalizzerà ora il gettonato “Vernacoliere” livornese (non dimentichiamoci che San Miniato è l’ultimo comune del pisano al confine con la provincia di Firenze) e quale sarà il conseguente trattamento. Noi cosa possiamo aggiungere? In un partito in cui fino a poco tempo fa c’era la baciapile Binetti la ragazzona di San Miniato che fa sesso cercando di passare inosservata grazie a una miserrima mascherina con brillantini appare insensata quanto coraggiosa. Se non altro questo è l’esatto opposto del bunga bunga padano, democraticamente la signorina fa fellatio in pubblico e soprattutto con uno qualunque mettendosi a disposizione del comprensorio. Se c’è da rottamare, direi che non è il caso di questa giovane donna di 25 anni che si è solo fatta prendere un po’ troppo la mano…Chissà cosa ne pensa Roberto Benigni?

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