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Podlech processato in un paese in cui manca anche il reato di persona scomparsa

Nel nostro ordinamento non manca soltanto il reato di tortura, manca anche quello di “persona scomparsa”.

Fin dall’inizio del processo Podlech questo è apparso un problema: non c’è il corpodi Omar Venturelli (nella foto), morte presunta. “Ah”, aveva commentato all’inizio il presidente della Corte Anna Argento. E si era capito che la corsa cominciava in salita…

Morte presunta non è la stessa cosa di “persona scomparsa”. Ragioniamo su questo vuoto normativo penale, spiega peraltro anche certa predilezione con cui nel nostra paese la criminalità organizzata ha fatto scomparire spesso le vittime.

Ai parenti che cercavano notizie degli scomparsi gli assassini golpisti dicevano beffardi: “Ma sarà scappato con una donna all’estero…”.  

Persona scomparsa, persona fatta scomparire, qualcosa di peggio del sequestro di persona e forse dello stesso omicidio.

Solo che in Italia questo che non è un reato riconosciuto è sostituito più banalmente da omicidio. E qui nascono problemi di lana caprina.

Un omicidio quantomeno si avvale di una scena del crimine, comporta rilevi di vario tipo, comporta un’autopsia.

E l’omicidio di una persona che non c’è più? Dove inizia e dove finisce il problema. Ecco il perimetro di un reato che in Italia il legislatore ha mancato di definire. Se ne avvale la mafia,  è uno spazio utile anche per le manovre di un vecchio golpista

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