L’onorevole Tremonti, quello di “dopo di me il diluvio” (al predecessore non scongiurò il taglio della testa), con notevole faccia di tolla spiega di non avere bisogno di favori, lui è ricco, perciò che sarà mai sta storia della casa a via dei Prefetti…
E allora perché non ha usato non dico il suo cospicuo patrimonio per affittarsi qualcosa a Roma, ma neanche quei 3000 euro che lo stato passa ai parlamentari come indennità casa?
In aggiunta ci dice: e poi a Roma ci sto solo 3 giorni alla settimana.
Ma che bravo, fa il ministro dell’economia e non c’è per metà del tempo? Però lo stipendio da ministro è intero, no?
Questa storia della casa è davvero la fissa della nomenklatura, diciamo soprattutto di destra (ma anche a sinistra ci sono alcune pecche).
E’ comunque la destra a trionfare cumulando tutto quello che si può: favori dagli enti, favori dai costruttori, inghippi dei faccendieri.
All’origine, si sa ,ci possiamo mettere quella brutta storia con cui il duo Previti-Berlusconi si è impossessato della villa della giovane Casati Stampa, rimasta orfana e con un legale come Previti.
Dopodichè tutto a quanto pare è possibile.
Rapido promemoria delle ultime storie di case e nomenklatura?
fini a montecarlo, scajola al colosseo, bertolaso in via giulia, amoruso a via civinini, castelli in via quattro venti, polverini in via bramante…