Informazioni che faticano a trovare spazio

A Trapani, il 24 settembre per Mauro Rostagno

Buongiorno,

eccoci al Ciao Mauro del 2011, quello del 23°anno senza Mauro.

Trapani, piazza Mercato del Pesce 24 settembre 2011 dalla ore 19,00 alle ore 23,00

Valderice, cimitero di c.da Ragosia 26 settembre 2011 alle ore 11,00

Si tratta di un Ciao Mauro molto importante, perché è quello dell’anno in cui ha avuto inizio il processo Rostagno. Un processo molto atteso e fortemente voluto dai familiari di Mauro, dai suoi amici e dalla comunità trapanese, la quale, attraverso la sua parte organizzata e responsabile, ha sostenuto il lavoro di indagine della Procura Antimafia di Palermo e della Squadra Mobile di Trapani.

Con il loro impegno, questi uomini hanno rimediato in qualche modo alla lacerazione tra il sentire della nostra comunità e l’inerzia, il pressapochismo e i depistaggi della Procura di Trapani di allora e dei Carabinieri a cui le indagini erano state affidate. Per i cittadini trapanesi la matrice mafiosa è stata evidente fin dal primo momento dopo l’omicidio, e la necessità di arrivare ad una verità vera, seppure dopo tanti anni, era fortemente sentita. Le 10.000 firme raccolte dall’associazionismo trapanese lo hanno dimostrato. Le numerose richieste di costituzione di parte civile e la grande partecipazione di popolo alla “passeggiata” con cui abbiamo accompagnato in tribunale Maddalena, lo hanno confermato.

Con questo Ciao Mauro abbiamo voluto legare la nostra memoria a quella di coloro i quali, nell’immediatezza dei fatti, si organizzarono per mantenere viva nella nostra comunità la presenza di un concittadino “trapanese per scelta”, ucciso a causa della sua attività giornalistica. Lo slogan del manifesto di questo Ciao Mauro, infatti, è quello dei ragazzi del “Circolo 26 settembre”, che per alcuni anni dopo l’omicidio, si occupò generosamente di fare memoria di Mauro. Ad Alberto, Annalisa, Marco, Maurizio e Zizzi, insieme a tanti altri ragazzi di allora, piaceva l’idea di un “pirata” che sconfiggeva i “ladroni”. Noi pensiamo che questa idea piaccia anche ai ragazzi di oggi e a tutti coloro i quali, pur non essendo anagraficamente ragazzi, continuano a coltivare l’idea che la liberazione dalle mafie e dalle criminalità economiche è possibile.

Crediamo sia importante rappresentare il passaggio di testimonianze tra le generazioni, affinché la memoria consenta alla nostra comunità di accumulare il capitale sociale necessario per compiere il nostro cammino di liberazione.

Ci è piaciuta l’idea di affidare ai ragazzi del Liceo “Rosina Salvo” la rappresentazione canora del percorso storico della nostra comunità nazionale, che vede in Mauro Rostagno uno dei protagonisti più originali ed intelligenti. Inoltre abbiamo piacere di far conoscere il lavoro di approfondimento svolto dai ragazzi delle scuole di Erice, stimolati e guidati dai loro insegnanti e dall’Amministrazione Comunale Ericina particolarmente sensibile alle tematiche della memoria.

Abbiamo voluto impegnarci in una nuova produzione teatrale: la vita di Mauro alla maniera dei cantastorie siciliani, affidando ad un attore professionista nostro amico -Gaspare Balsamo- questo compito. Gaspare, trapanese di nascita, ha accettato con entusiasmo l’dea di rappresentare un “trapanese per scelta”, con l’ambizione di far conoscere in tutto il paese questa nostra storia. Oggi presentiamo il “primo studio” di questa produzione, che vorremmo sostenuta “dal basso” da tutta la nostra comunità.

E, infine, abbiamo voluto presentare una fatica attesa da troppo tempo: Maddalena Rostagno racconta in un libro del suo papà. Racconta questi anni senza di lui, mentre lei diventa grande e poi mamma. Il titolo è “Il suono di una sola mano”. Maddalena ne parlerà insieme al coautore Andrea Gentile, con il giornalista Giacomino Di Girolamo.

Noi speriamo che questo libro venga letto da tanti in tutta Italia, non solo perché è importante che la vicenda umana di Mauro sia conosciuta, ma perché Maddalena ha saputo rendere onore alla parte trapanese di questa vicenda. Perché ha saputo spiegare il senso della scelta di Mauro, in continuità con le scelte precedenti, ancorché apparentemente in contraddizione con esse.

Maddalena è siciliana, anche per nascita, e, in modo assolutamente naturale, ci ha raccontato del Mauro siciliano, come con il teatro ha fatto Adriana e come hanno fatto Marco, Nico e Lobo con il fumetto. E come noi desideriamo che Gaspare faccia con il “cuntu”. E, infine, come noi speriamo che, prima o poi, qualcuno faccia con un film sui “cento passi di Mauro”.

Come ogni anno il giorno 26 andremo al cimitero di Ragosia con la nostra “Cerimonia laica”. Nei pressi della tomba di Mauro lo incontreremo in maniera gioiosa perché “la lotta alla mafia è gioia di vivere”, e noi questa cosa l’abbiamo imparata grazie a Mauro.

Speriamo che parteciperete numerosi.

Buon cammino.

Giorgio Zacco (dell’Associazione Ciao Mauro)

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