Sei quesiti per il ministro dell’interno

domenica, 16 Ottobre, 2011

Martedì Maroni riferisce. Di che riferisce? Del fatto che non è riuscito a bloccare 500 disgraziati arrivati coin valigie piene di bombe carta?

Alcuni quesiti per il signor ministro dell’interno:

1-     Era necessario caricare la folla inerme raccolta a piazza San Giovanni e assediare donne bambini in carrozzina per un paio di ore con idranti, caroselli ecc ecc?

2-     Perché i poliziotti e i carabinieri  sistemati all’incrocio tra via Merulana e via Labicana non sono intervenuti quando i casseurs hanno attaccato una banca su via Labicana a dieci metri dall’incrocio e dato fuoco a tre auto a 50 metri dall’incrocio?

3-     Perché far attraversare per lungo il corteo fermo su via Labicana da una serie di gazzelle che zigzagando pericolosamente in mezzo alla folla dovevano raggiungere chissà cosa?

4-     Perché mandare la polizia negli ospedali a rincorrere i feriti interferendo con le attività dei medici, come è stato denunciato al San Camillo?  I poliziotti non potevano aspettare che fossero prestate le prime cure?

5-     Ci sono video che mostrano inesorabilmente che polizia e carabinieri hanno fatto il valzer intorno ai casseurs senza intervenire? Che dice il ministro?

6-     Sa il signor ministro che c’erano anche casseurs di estrema destra, notati per i loro caschi con sopra stampigliate croci celtiche?

Ora Maroni spera di varare provvedimenti restrittivi, non si sa bene ancora di quale natura. Non è un comodo modo per scaricarsi dalle responsabilità vere che hanno permesso sabato a 500 giovani di spezzare un corteo di grandi dimensioni,di oscurarne le notevoli ragioni  e di preparare il terreno a strette repressive?

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